TERAMO – «Anche se l’emergenza al momento sembra rientrata, la vulnerabilità della risorsa idrica resta molto elevata fino a quando non verranno risolti i problemi strutturali derivanti dalle potenziali fonti di inquinamento, che sono a stretto contatto con le sorgenti sotterranee, vale a dire Laboratori dell’Infn e gallerie autostradali»: è quanto hanno asserito i rappresentanti delll’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso nel corso dell’incontro con il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi.
Al Prefetto è stata evidenziata l’urgenza di conoscere l’effettiva entità e qualità dei lavori svolti dalla struttura commissariale nominata dal Governo Italiano nel 2003 e diretta da Angelo Balducci dal 2004 al 2008per mettere in sicurezza le captazioni idropotabili, visto che «i fattori di rischio insistono tuttora, persino più gravi, nel cuore stesso del Gran Sasso e – dicono i rappresentanti dell’Osservatorio – non sono serviti quei lavori costati oltre 80 milioni di euro, di cui la Regione Abruzzo, l’Infn e la stessa Ruzzo Reti dichiarano di non conoscere totalmente progetti e collaudi».
Dal canto suo il Prefetto Patrizi ha ricordato che la situazione del rischio idrico del Gran Sasso è sotto esame del Comitato tecnico istituito presso la Regione Abruzzo, a cui la Prefettura partecipa attraverso il corpo specializzato dei Vigili del Fuoco. Tale Comitato ha appena iniziato la sua attività e, secondo il Prefetto, saprà prendere le opportune decisioni. Il Prefetto ha anche aggiunto che «il problema è importante e ha un rilievo nazionale».
L’Osservatorio, che ha consegnato al prefetto un documento, ha segnalato l’importanza che tutto il processo decisionale sugli interventi da fare sotto il Gran Sasso, sia svolto in maniera partecipata, informando costantemente la cittadinanza, come imposto dalle normative vigenti in materia ambientale.
Nel frattempo l’Osservatorio continua la sua azione di informazione sul territorio.Domani alle 18 sarà a Nereto alla sala Allende, sabato a Bellante presso la sala Palazzo Arengo (ore 18) e venerdì 7 luglio (alle 20) a Castelnuovo Vomano presso la sala polifunzionale.