TERAMO – Dopo il rogo che qualche apprensione l’ha data in tutto il nucleo industriale di Sant’Atto e non solo, il Comune avvia la bonifica dell’area della Richetti, interessata dal drammatico incendio della notte tra il 26 e il 27 giugno scorsi. Il sindaco Maurizio Brucchi ha infatti firmato l’ordinanza con cui impone alla proprietà dello stabilimento andato a fuoco e semidistrutto, di rimuovere e smaltire il materiale contenente amianto e di predisporre la opportuna bonifica di tutta la superficie circostante lo stabilimento. Analogo provvedimento è stato intimato alla proprietà della Alfagomma Hydraulic, che confina con la Richetti e che è proprietaria dell’area dell’azienda DCZ dove è stato rinvenuto materiale contenente amianto, ‘precipitato’ dal rogo di quella notte. L’incendio, come si ricorderà, interessò un’area di circa 10mila metri quadrati con un capannone industriale in parte di produzione e in parte di stoccaggio di materie prime alimentari e di merce già confezionata e fu spento dopo oltre un giorno di lavoro delle squadre dei vigili del fuoco.