ROSETO – Andy Ogide, 30 anni, ala pivot di 204 centimetri, è il econdo straniero dei Roseto Sharks. Nato negli Stati Uniti, con doppio passaporto, americano e nigeriano, Ogide fa parte della Nazionale nigeriana dal 2013. Dopo aver giocato per l’Università di Ole Miss nel 2008, si trasferisce nel successivo triennio a Colorado State, sfornando prestazioni molto convincenti e numeri importanti, passando dai 10 di media del primo anno ai 17 e 8 rimbalzi dell’ultimo. Non viene scelto dalla NBA l’anno seguente, bensì arriva la chiamata europea del San Sebastian Gipuzkoa, nella Serie A Spagnola. con cui rimane metà stagione, prima di concludere l’altra metà nella Seconda Lega iberica con il Breogan. Nel 2012 firma sempre in Spagna (in A2), con l’Ourense, segnando quasi 11 punti di media e aggiungendo 7 rimbalzi, per poi emigrare in Francia, con il Poitiers Basket 86, Seconda Lega Francese, prima di esplodere definitivamente nella stagione 2015/16 in Israele: qui con la maglia dell’Hapoel Migda, club militante nell’A2 Nazionale, segna 20 punti a partita, aggiungendo 12 rimbalzi e un ottimo 60% dal campo, mentre nell’ultima stagione Ogide ha militato in Giappone, tra le file dei Bambitious Nara, mettendo insieme in 59 partite quasi 13 punti e 7 carambole arpionate, il tutto in 20 minuti di utilizzo medi. Con la Nazionale del suo Paese ha vinto i campionati Africani del 2015 in Tunisia, battendo in finale l’Angola, e ha disputato le ultime Olimpiadi a Rio de Janeiro del 2016. Atleta dal fisico importante e molto esperto, Andy oltre che avere ottimi numeri offensivi si fa valere molto nella metacampo difensiva e soprattutto a rimbalzo, dimostrandolo in queste ultime stagioni. A lui andrà la canotta numero 6.
Coach Emanuele Di Paolantonio ci descrive così l’ultimo acquisto rosetano, che di fatti chiude il mercato degli Sharks: «Grande soddisfazione per la firma di Andy, sia perché è un giocatore che ci potrà dare tantissimo e sia perché completa il nostro roster; sarà il più esperto del gruppo essendo l’unico intorno ai trent’anni , ha tanta esperienza internazionale mettendo insieme buonissime cifre a fine stagione, ma soprattutto ci potrà dare quella doppia dimensione di cui avevamo bisogno, ovvero partendo da 5 grazie al suo impatto in post basso e all’occorrenza giocare minuti importanti da numero 4 insieme ad Infante, un giocatore, quindi, poliedrico che chiude perfettamente le nostre rotazioni. Siamo molto felici e contenti nell’esser riusciti a portarlo qui a Roseto, avendolo convinto a sposare un progetto tecnico che lui ha ritenuto molto valido».