TERAMO – «La fotografia dell’attuale situazione delle scuole teramane riguardo all’antisismicità è disarmante.
Come al solito il sindaco lavora in perfetta solitudine informando i consiglieri all’ultimo secondo dell’ultimo minuto: ad un mese dalla riapertura delle scuole. La situazione è drammatica in gran parte dei plessi. Urge un’azione condivisa. Il problema ormai non è del sindaco ma di tutta la città». E’ particolarmente critica la posizione del consigliere comunale e capogruppo del Pd, Flavio Bartolini, il quale si chiede se la città voglia o non voglia i Musp, se siamo la scelta migiore, quando arriveranno, e se scegliendo i Musp i contributi per veri e propri edifici scolastici arriveranno ugualmente. «Non è meglio spostarsi per il momento all’ Università già dotata di infrastrutture e sottoservizi e costruire scuole nuove nel frattempo – aggiunge Bartolini -, non è il momento di decidere come vogliamo la nostra città tra 5/10 anni? Le scelte di spesa, le scelte di come organizzare la dislocazione delle scuole, le scelte urbanistiche in questa situazione vanno condivise».
Bartolini chide che le Commisioni consiliari vengano riunite in maniera permanente. «A fronte di una situazione che si sta trasformando da emergenza ad ansia collettiva vista la vicinanza ella riapertura delle scuole – conclude il capogrupo del Pd -, preso atto della preoccupante incertezza che il sindaco dimostra nell’operare scelte, accertata l’incapacità decisionale, chiediamo l’intervento del Governo tramite il prefetto per risolvere un problema che si sta dimostrando molto più grande delle capacita e delle competenze di un sindaco sempre più in affanno e caotico».