TERAMO – «Dal Pd ormai ci si può aspettare di tutto, ma autorizzare un convegno di Forza Nuova in una sala comunale intitolata a Salvador Allende è oltre ogni decenza». A sostenerlo è il segretario nazionale del Prc, Maurizio Acerbo, a proposito del convegno di Fn sulla Repubblica di Salò in programma a Nereto il prossimo 23 settembre.
«Davvero gli amministratori del Pd – ha aggiunto – a forza di arruolare gente che proviene dalla destra hanno perso la bussola. È triste che questo possa accadere in una provincia che fu protagonista della lotta della Resistenza armata contro il nazifascismo. In caso l’amministrazione comunale non ritiri l’autorizzazione crediamo indispensabile che il 23 l’Anpi e tutte le forze democratiche e antifasciste abruzzesi si diano appuntamento a Nereto per una manifestazione».
Di simile tenore l’intervento del segretario regionale di Sinistra Italiana, Daniele Licheri. «Credo – sottolinea – serva
ormai l’intervento di uno psichiatra al Pd: siamo in piena crisi di identità. State legittimando chi vuole mistificare la storia. Chiedo al segretario regionale del Pd Marco Rapino di intervenire subito, questo é uno schiaffo alla memoria e alla storia della nostra Repubblica».
Il Pd replica: «Non è vero». «Il Sindaco Di Flavio ci ha spiegato di non aver concesso la sala a Forza Nuova poiché la richiesta non era presentata a suo nome e comunque di non aver deliberato alcuna concessione a nessuna associazione. Prendiamo atto della sua spiegazione e non abbiamo ragione di dubitare sdella sua buona fede». Lo sostiene il segretario regionale del sPd, Marco Rapino, replicando alle proteste di Prc e Si in merito alla presunta concessione della sala ‘Allende’ del Comune di Nereto per un convegno di Forza Nuova sulla Repubblica
di Salò in programma il prossimo 23 settembre.
«Nessuna ambiguità può esserci da parte delle nostre amministrazioni comunali nei confronti di associazioni e
movimenti di ispirazione neofascista – spiega – tantomeno per iniziative da loro promosse dato che i loro valori e e le loro idee sono incompatibili con la nostra Costituzione oltre che con i valori e gli ideali del Partito Democratico».
«Quanto accaduto – prosegue – non può per quanto ci riguarda mettere in ombra la nostra coerenza e determinazione nel combattere ogni ideologia che si richiami all’odio razziale e ad una stagione nefasta per la storia del nostro Paese».