Scuole, lettera-appello dei sindacati alla ministra Fedeli: «A Teramo docenti e personale Ata al collasso, sono troppo pochi»

TERAMO – C’è una lettera che la ministra della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, riceverà dai sindacati al suo arrivo in visita ufficiale all’Osservatorio astronomico di Collurania. Parla di sicurezza nelle scuole, prioritaria, di organizzazione e svolgimento della didattica, oltre che dei servizi e della vigilanza. Per garantirli, serve un organico adeguato, e non insufficiente come è adesso. Perchè secondo Cgil, Cisl, Uil e Confsal (con i rappresentanti Lucia Di Luca, Luigi Ginaldi, Carlo Di Cesare e Domenico Di Donato) le scuole del Teramano contano un gap nei numeri che è diventato drammatico. I tagli apportati dal 2009-2010 fino al 2016, che hanno ridotto il corpo docente di 480 posti solo in organico di diritto e di 140 i collaboratori scolastici, hanno ricevuto un effetto moltiplicatore dalle difficoltà del sisma e dalle sue conseguenze. La perdita di ulteriori 18 posti tra i docenti e il forzato minimo ricorso alle supplenze, ha spinto l’Ambito Territoriale di Teramo a indicare in 60 i posti necessari per superare l’emergenza. Ma tra infanzia e primaria – spiegano i sindacati – attraverso il decreto 636 di agosto sono stati autorizzati 16 posti e per le secondarie di Primo e Secondo grado un numero complessivo di ore che tradotto in forza lavoro equivale ad altri 14. Dunque 30 in totale, che non sono siuramente i 60 richiesti. Per quanto riguarda il personale ATA, la situazione è, se possibile, peggiore. Qui il conto dice che, per un funzionamento appena sufficiente, servirebbero almemo 100 collaboratori scolastici e almeno 43 assistenti amministrativi in deroga. Un quadro fosco, che può essere migliorato soltanto attraverso un impegno politico che «aumenti le risorse economiche del decreto ministeriale 636», ad esempio con la prossima e vicina legge di bilancio.