TERAMO – Torna la violenza all’interno della casa circondariale di Castrogno. A riferirlo è Giuseppe Pallini, il segretario provinciale del Sappe, il sindacato più rappresentativo degli agenti di polizia penitenziaria. Nel pomeriggio di domenica, un detenuto italiano in evidente stato di alterazione, forse dovuto all’assunzione di acol e droga, prima si è ferito in pi, parti del corpo con una lametta rudimentale, poi ha aggredito gli agenti intervenuti per soccorrerlo, colpendoli con pugni e sputi, sporcandoli di sangue. E’ questo uno degli aspetti più preoccupanti dell’aggressione: i due agenti hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso, per sottoporsi alle analisi per scongiurare eventuali contagi. «Questo è l’ennesimo episodio, a distanza di qualche giorno – scrive il Sappe -: in precedenza un detenuto di nazionalità straniera, anche lui alterato da alcol e droga, aveva tentato di aggredire altri agenti senza riuscirci. Purtroppo l’istituto penitenziario di Teramo è stato abbandonato a se stesso – aggungeil segretario Pallini – dall’amministrazione regionale da quella centrale. Le numerose denunce non hanno portato ad alcun risultato, se non quello di inviarci ogni fine settimana un pullman dì detenuti riottosi e ingestibili negli istituti laziali. Non è stato reso in considerazione nemmeno l’invito a considerare il rischio sismico, a seguito delle ultime scosse. Il Sappe di Teramo – conclude Pallini – sarà presente alla manifestazione di protesta che si terrà il prossimo 19 settembre a Roma in occasione dei festeggiamenti del bicentenario del corpo della polizia penitenziaria».
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