ISOLA G. SASSO – Un vero e proprio blitz quello condotto nella tarda notte di ieri all’interno del tunnel del Gran Sasso, dove gli operai delle ditte incaricate da Strada dei Parchi, stavano effettuando i lavori di manutenzione straordinaria. Un ‘convoglio’ di autovetture, con ispettori dell’Arta, della Asl di Teramo e dei carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico di Pescara, hanno interrotto il lavoro degli operai e hanno controllato quanto stessero facendo e con quale sicurezza all’interno delle gallerie autostradali nel Gran Sasso, proprio all’indomani del protocollo firmato davanti e per iniziativa del vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli. Quando gli ispettori sono intervenuti, tra la mezzanotte e le due, nel tunnel in direzione Teramo – chiuso – erano in corso interventi sull’impianto elettrico sulla volta; nel tunnel in direzione Roma si procedeva a una sola corsia, perchè sull’altra il personale stava effettuando la consueta verniciatura (quella sotto accusa in passato per le possibili ripercussioni sulla captazione dell’acqua del Ruzzo).
Non è dato sapere al momento, cosa sia stato accertato di irregolare o meno nei lavori. Sta di fatto che sono state diverse le prescrizioni elevate nei confronti di Strada dei Parchi circa le modalità degli interventi manutentivi. E, soprattutto, la chiusura del tunnel in direzione Roma, annunciata per la notte (dalle 22 alle 6), è saltata: si circola regolarmente contrariamente a quanto annunciato e fatto pubblicare sulla stampa.
Se quest’ultimo aspetto sia conseguenza dei controlli non è confermato. Può darsi, come si è appreso in ambienti ispettivi, che non essendo possibile effettuare ulteriori controlli dell’attività di manutenzione nella nottata tra venerdì e sabato, la chiusura ovvero i lavori stessi siano stati rinviati. Di sicuro c’è un aspetto: se esiste un protocollo sul chi fa cosa e che stabilisce soprattutto che quello che si fa va condiviso e messo a conoscenza, perchè questo intervento a sorpresa con tanto di prescrizioni?