TERAMO – (jacopodifrancesco) Piove a Pordenone e piovono gol anche sul Teramo (4-2), schiacciato sul piano fisico e su quello tecnico dai ‘Ramarri’ che, oggettivamente, sono costruiti per obiettivi diversi da quelli del Diavolo. Ilari in mischia e il rigore di Barbuti nel finale rendono la punizione meno pesante, ma la vera differenza si è notata nella prima mezz’ora, sul 3-0, con il Pordenone pienamente al controllo del match. Asta conferma gli undici vittoriosi sul Ravenna, con Tulli a sostegno di Bacio Terracino e Foggia, mentre Colucci opta per l’esordiente Danza (una doppietta alla fine per lui) in luogo dell’ex Lulli in mediana.
Avvio complicato La gara si dimostra intensa da subito, e il Teramo fa fatica a respingere l’offensiva continua dei locali, che si appoggia soprattutto sul lavoro di un Formigoni molto ispirato; è proprio lui all’8’ che riesce a servire Danza – colpevole ritardo di Varas – per l’1-0. Da sottolineare come, almeno nelle intenzioni, si sia vista subito la reazione di Speranza e compagni, culminata con le conclusioni imprecise di Ilari e Foggia. Tuttavia una delle caratteristiche delle grandi squadre è quella di non perdonare, e su un recupero a metà campo dal palo di Ciurria, Gerardi infila il raddoppio e fondamentalmente chiude la gara, anche perché subito dopo Sainz Maza su una respinta corta di Calore firma il 3-0 rende ancora più grigia la trasferta friulana.
Risposta d’orgoglio Anche in quei brevi tratti in cui il Teramo riesce ad avere il controllo del possesso palla, il campo reso pesante dalla pioggia impedisce di sfruttare velocità e tecnica. Per trovare un minimo di tranquillità, Asta opta per gli ingressi di Pietrantonio e Graziano, e poco dopo, in mischia, Ilari trova il 3-1. Altre note di un secondo tempo utile solo a livello statistico sono l’esordio di Amadio – finalmente – al posto di De Grazia, un errore evitabile di Sales nasce il quarto ed ultimo gol neroverde di Danza (4-1) e su un tiro di Soumarè contrastato con la mano da Stefani – 88esimo minuto – arriva il rigore trasformato dall’altro ex, Barbuti per il 4-2 finale.
Domenica – ore 14:30 – il Teramo sarà di nuovo di scena al Bonolis nello scontro diretto di metà classifica contro la Fermana: c’è subito l’occasione per ritrovarsi e rilanciarsi, lavorando nella direzione giusta ci sarà tempo anche per togliersi delle soddisfazioni contro le grandi.
Teramo Calcio: (4-3-3) Calore; Ventola, Caidi, Speranza, Sales; Varas, De Grazia (68’ Amadio), Ilari; Bacio Terracino, Tulli (76’ Soumarè), Foggia (62’ Barbuti)