Cipolle e agli invadono il cantiere di corso San Giorgio: e perchè il mercato del sabato no?

TERAMO – Cipolle e agli, tanti agli, qualche castagna reatina, i soliti agrodolci pugliesi con pane e pizzette all’aria aperta, vecchi libri e stavolta anche vecchi vinili, con gli immancabili farlocchissimi copricapi indiani. Ma non solo: anche profumi e piastre per i capelli, e piazzati dove? Proprio in faccia a chi fa commercio in pianta stabile di questi prodotti, ovvero una profumeria… Le domande sono due: perchè il Comune continua a spacciare questi mercatini per eventi che animano il centro storico, quando si tratta di oggettistica (tanta) di bassa qualità e gastronomia (poca) in cui i nostri produttori, quelli locali, sono campioni del mondo? E la seconda: tutto questo avviene in corso San Giorgio, sul cantiere di corso San Giorgio, che come tale dovrebbe essere vietato a manifestazioni di questo tipo, così come lo è al mercato settimanale del sabato: e allora perchè questo tipo di eventi sì e gli ambulanti del sabato no? C’è una bussola all’interno dell’amministrazione comunale di Teramo? Se chiedi in giro se è possibile ospitare in un cantiere una manifestazione con tutti i rischi e le responsabilità che ne derivano, nessuno sa dare una risposta. Non la dà il sindco, non la dà l’assessore, non la dà il responsabile del procedimento all’interno del Comune, non la dà l’impresa. Ma la risposta è: no, non si può, perchè non c’è stata una riconsegna ufficiale, non c’è stato soprattutto un collaudo, soprattutto perchè i lavori, come si dice?, sono in corso. Se è un cantiere non si può permettere la sistemazione di bancarelle. Ma d’altronde tutto è possibile qui, se ogni mattina è un marasma di furgoni che, aggirato l’ostacolo dei vasi dissuasori – sposati a mai rimessi a posto -, invadono il nuovo corso calpestando il nuovo pavimento. Il paradosso è che i mezzi della Teramo Ambiente non possono passarci per la raccolta differenziata, i corrieri sì. La terza domanda e anche l’ultima: dove sono i commercianti che ieri festeggiavano le due candeline sulla torta del dileggio?