TERAMO – Le bancarelle di amenità varie su corso San Giorgio pietra dello scandalo del ‘litigio’ tra assessorati e di qualche discussione ad alta voce anche con il sindaco. E’ successo in mattinata, sembra per via di un chiarimento richiesto all’assessore alle attivittà produttive, Roberto Canzio, che ha riposizionato di nuovo i gazebo sul cantiere del Corso, dopo l’evento ‘Arti e Mestieri’, per la manifestazione ‘Autumn event’. E’ stato fatto notare che quelle bancarelle sono in uno spazio di cantiere e dunque interdetto alle attività, come testimonia ancora la segnaletica e il fatto che l’area non sia stata riconsegnata al Comune: questa incongruenza sembra aver creato anche ambiguità interpretativa sul pagamento della tassa di occupazione pubblica dei gazebo.
A far salire la temperatura della discussione il fatto che l’irregolarità della presenza degli stand era stata già segnalata ai dirigenti dell’ufficio attività produttive e al comandante della polizia municipale – e per conoscenza allo stesso assessore Canzio e al sindaco Brucchi -, con una mail che porta la data del 27 ottobre, ovvero sabato, quando i gazebo sono apparsi sul corso principale. A dichiararsi "stupito" della presenza dei mezzi dei produttori che allestivano gli stand in pieno cantiere è stato il responsabile comunale del procedimento, Remo Bernardi. Lo stesso avrebbe declinato ogni responsabilità, prendendo le distanze da quanto stava accadendo soprattutto sottolineando che da questo si profilano danni per il Comune.
Chissà cosa avrebbe scritto se avesse visto cosa accaduto domenica sera quando camion, furgoni e perfino un camper facevano da padroni tra le bancarelle?
Ieri e oggi, e lo sarà anche domani, di nuovo le bancarelle peri il corso San Giorgio. Chi le ha autorizzate, se il Rup ha scritto questo e di quanto scritto sono a conoscenza sia Canzio che il sindaco? L’assessore nell’intervista rilasciata oggi all’emittente SuperJ ha spiegato la presenza delle bancarelle sul Corso come un tentativo (che secondo lui ha creato buoni presupposti) che «serviva a stimolare e a far capiare a qualcuno che il mercato del sabato può tornare sul Corso». Questo perchè i lavori sono durati troppo e i commercianti del corso sono stati penalizzati troppo a lungo. Ha anche aggiunto che il sindaco ha mostrato apertura a questa ipotesi di rimettere il mercato sul Corso ma senza i furgoni e che per queste iniziative c’è stato dialogo tra gli assessorati competenti.