Gli strali della Cardelli sull'opposizione: «Altro che ricominciamo da zero, qui ricominciano gli zero»

TERAMO – Che il dopo dimissioni abbia aperto una fase forse ancor più difficile della politica cittadina, e dove difficile è un eufemismo, lo dimostrano le prese di posizione e i commenti. A cominciare da quello di Paola Cardelli, consigliera indipendente che è stata l’unica tra i 12 dell’opposizione a non ‘accodarsi’ all’iniziativa ‘gattiana’, quella «patetica parata – come la definisce la consigliera Cardelli -, che ha funestato l’Ufficio protocollo», dimostrando una certezza politica: «Non “si ricomincia da zero” come qualcuno ha pomposamente dichiarato, ma “ricominciano gli zero Gli zero sui cui volti di pietra è rimbalzata la disperata domanda del Presidente della Tercoop: perché tanta fretta? Quale l’urgenza di consegnare la Città ad un Commissario e con essa le sorti della cooperativa?». L’obiettivo della critica è l’opposizione, piuttosto che i ‘gattiani’: «Un’opposizione degna di questo nome, che dunque si proponga, sia pur in modo composito come alternativa di governo – dice la Cardelli -, dovrebbe avere degli obiettivi e non solo argomenti e se qualcuno della minoranza avesse mai avuto come reale obiettivo risolvere l’annosa e penosa questione Tercoop avrebbe dovuto dimostrarlo laddove la vicenda si è irrimediabilmente avviata a concludersi a breve e nel peggiore dei modi (anche a seguito della denuncia presentata da Berardini  alla Procura)». Secondo la consigliera comunale di opposizione, «Alla fin fine l’unico ad uscirne con dignità è stato proprio il sindaco che davanti alle spregevoli e vili manovre dei suoi colleghi di partito, ha continuato per la propria strada tentando di costringere questi ultimi ad un redde rationem che non ha potuto aver luogo solo grazie al vergognoso soccorso della minoranza. Per mio conto, non abbandonerò certo il campo anche perché, da elettrice, almeno avrò qualcuno da votare: me stessa».