D'Alfonso sulla sua candidatura alle politiche: «Voglio capire se può servire agli abruzzesi»

PESCARA – «Se devo decidere sulla base di ciò che a me interessa portare a conclusione, io rimango a fare il presidente della Giunta regionale, ma naturalmente, facendo parte di una comunità politica, voglio capire che significa, in favore degli abruzzesi, una candidatura alle politiche». Così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, questa mattina a Pescara, rispondendo ad una domanda su una sua eventuale candidatura alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. «Non mi sono mai autocandidato a nulla – ha rimarcato D’Alfonso -. Faccio parte di una comunità politica e di una comunità territoriale. Personalmente mi sento coinvolto fino all’ultimo giorno di questa legislatura a fare il presidente della Giunta regionale, per la quale mi hanno fatto sgolare, visto che ho impiegato 14 anni per avere la candidatura – ha detto ancora il presidente della Giunta d’Abruzzo Luciano D’Alfonso -. Alle regionali ho vinto doppiando i miei due avversari – ha proseguito D’Alfonso – adesso vorrei arrivare a concludere questo straordinario percorso».
Il governatore abruzzese ha poi affermato di volere compiere un giro, «sul cantiere della diga foranea, per il quale molti hanno operato contro, oppure al cantiere del manicomio di Teramo o dello zooprofilattico o della Badia di Sulmona, al porto di Ortona e a quello di Vasto, lungo le direttrici ferroviarie Pescara-Manoppello, L’Aquila-Sulmona e L’Aquila-Pescara, o anche alla Cittadella della cultura di Chieti, o a contrada Cona a Teramo, o a Roccaraso, Ovindoli e al Parco del Lavino, nonostante i nemici del Parco del Lavino».