Elezioni Atri. Astolfi 'investe' il vice Ferretti, ma il centrodestra è spaccato: «E' 'gattiano' in quota socialista»

ATRI – Piergiorgio Ferretti è il candidato sindaco del centrodestra da Atri. L’hanno annunciato i gruppi consiliari Futuro In, Forza Italia e Indipendenti di centro destra, confermando il loro sostegno all’attuale vicesindaco, in continuità con l’attuale amministrazione guidata da Gabriele Astolfi.
Ferretti, 43 anni, accanto ad Astolfi da dieci, è laureato in Matematica, vicepreside e docente di Matematica e Fisica dell’Istituto di Istruzione superiore Adone Zoli di Atri. Il suo percorso professionale è cominciato in banca dove ha lavorato per 8 anni e ottenuto l’incarico di vicedirettore. E’ stato anche docente a contratto di Analisi
Matematica nella facolta’ di Ingegneria dell’università dell’Aquila. E’ abitato all’esercizio della libera professione
di Commercialista e Revisore dei Conti. «La scelta del prossimo candidato sindaco per il centro destra al comune di Atri", ha commentato Astolfi, è ricaduta su Piergiorgio Ferretti per i suoi meriti politici e umani dimostrati negli anni, dapprima nei banchi dell’opposizione e poi come vicesindaco. E’ sempre stato di centrodestra. Una figura in grado di aggregare e di dare il giusto spazio a tutti, che sarà in grado di lavorare con spirito di squadra».
Nello stesso tempo Astolfi, che annuncia la sua candidatura con questa squadra, invita «nuove forze di partiti e movimenti civici che vogliano darci una mano per proseguire il percorso amministrativo portato avanti in questo decennio e anche per migliorarci».

Ma il centrodestra è spaccato: «Ferretti è ‘gattiano’ in quota ‘socialista’». La scelta della candidtura a sindaco del centrodestra di Ferretti non piace però a un vasto gruppo di forze dello stesso centrodestra, quali Noi per l’Italia, Udc, Idea Popolo e Libertà, La Destra, Lega Nord e Alleanza Popolare di Atri. In una nota, ritengono non condivisibile una candidatura decisa dai gruppi consigliari e non dai partiti, senza un tavolo di trattativa, «senza rispettare le regole del gioco».
A non piacere è la «provenienza socialista» di Ferretti: «Da alleato a leader – scrivono in una nota – vi è un abisso che non può essere colmato da una mera attività di amministratore, ma che necessita di un percorso nei parti di Centro destra mai fatto dal Ferretti». Ferretti viene considerato, come appartenente al gruppo di Futuro In, «come “Gattiano” in quota “Socialista”. Un amministratore che per 10 anni ha “mono amministrato” senza mai minimamente interessarsi a qualsivoglia argomento che non fosse la scuola». Ma a non piacere a questa parte del centrodestra, è la ripartizione «a tavolino dei ruoli e delle poltrone degna delle più becera politica locale». Sostengono infatti i sei gruppi politici, che in caso di vittoria il vice di Ferretti sarebbe già indicato in Felicione, con Astolfi assessore ai lavori pubblici, Faiazza al Bilancio, Pavone alle attività produttive e una donna all’urbanistica. Insomma, si ripeterebbe quella politica «che ha privato l’amministrazione, nei vari anni, di tante risorse umane importanti e che ha fatto raggiungere ad Atri il più alto livello di debito pubblico che questa Città abbia mai visto».