BELLANTE – Si è barricato in casa dopo aver minacciato la nipote 43enne puntandole il fucile da caccia alla testa, urlando che avrebbe sparato a chiunque si fosse avvicinato alla sua abitazione: soltanto dopo due ore di delicata trattativa, G.G., 82enne di Bellante, è stato convinto a desistere e a consegnare le tre armi che aveva con sè. Sono stati momenti di terrore quelli vissuti nella serata di ieri quando carabinieri e personale del 118 sono intervenuti, ritenendo che l’anziano potesse sparare o togliersi la vita, in quella posizione da cecchino, da una finestra della sua casa: con sè aveva tre fucili da caccia regolarmente detenuti e 13 cartucce calibro 12. Alla base del gesto di follia momentanea, forse anche la sua condizione di malato oncologico, sottoposto a pesanti terapie. E’ stato convinto dai carabinieri della stazione di Bellante, diretti dal luogotenente Osvaldo Litterio e si è fatto accompagnare all’ospedale di Sant’Omero dove è stato sottoposto a visita. E’ stato denunciato a piede libero per minacce aggravate.
(foto d’archivio)