L’AQUILA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato alle 10.50 alla sala ‘Fermi’ dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Aquila, dove partecipa alla celebrazione per i trent’anni dalla nascita della struttura. Prima di raggiungere la sede di superficie, Mattarella ha operato una breve visita presso i laboratori sotterranei. «Da tempo desideravo visitare i Laboratori e sono riconoscente per questo – ha detto il Preidente -. Questo è un punto di eccellenza tra i più alti del nostro Paese, motivo di prestigio e di orgoglio. Qui avvengono continuo confronto, interazione, scambio di esperienze con tanti altri luoghi di ricerca nel mondo». Mattarella ha poi ringraziato il presidente dell’Infn, Fernando Ferroni, e il direttore dei Laboratori del Gran Sasso, Stefano Ragazzi «per avermi accolto e mostrato le tre grandi cattedrali che sono il centro dei Laboratori».
L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e i Laboratori del Gran Sasso «svolgono un ruolo di selezione importante per tanti ricercatori di alta qualità del nostro Paese, formano tanti giovani studiosi», ha aggiunto Mattarella, sottolineando che «questa è una ricchezza per il nostro Paese che consente di guardare al futuro partecipando alle frontiere dell’innovazione, della conoscenza e dell’applicazione delle ricerche. Non è un caso la collaborazione tra laboratori e aziende che si svolge costantemente». Secondo il Capo dello Stato «la scienza e la cultura costituiscono una realtà indivisibile, ma questo versante della scienza che ho toccato con mano questa mattina, per una persona come me, di studi umanistici, ha particolare fascino». «Ci si trova alla frontiera della conoscenza, del mondo e della sua storia – ha concluso – attraverso tentativi ripetuti, i passi avanti che si fanno sono arricchimento per tutta l’umanità e sono motivo di orgoglio per tutti gli italiani».
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Tra gli studiosi, relazione del prof. Antonino Zichichi su Laboratori del Gran Sasso e frontiere della fisica moderna. Non era presente il Nobel, Carlo Rubbia. (ANSA).