TERAMO – Secondo l’accusa nel refertare una mammografia non si sarebbe accorta della presenza di una massa tumorale. Per questo una radiologa è finita a processo, davanti al giudice Massimo Biscardi, con l’accusa di lesioni colpose. I fatti contestati risalgono al 2011, quando una 40enne, con familiarità per patologie tumorali, si recò in ospedale per effettuare una mammografia. Quando ritirò il referto non era segnalata la presenza di alcuna anomalia. A distanza di un anno, dopo una visita dal suo medico, la donna effettuò una nuova mammografia che evidenziò la presenza di un tumore. Una volta avviate le cure in una diversa struttura sanitaria, i medici, confrontando le due mammografie, rilevarono che il tumore era già presente nella prima. Da qui la denuncia, con il fascicolo finito prima sul tavolo della Procura e successivamente davanti al giudice.
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