TERAMO – "La gente deve votare dove la porta il cuore, poi il Parlamento vede se riesce a riconnettere la pratica". Così, a Teramo, all’Hotel Abruzzi, il candidato di Liberi e Uguali, Pierluigi Bersani, presentando i candidati, tra i quali il teramano Stefano Alessiani e la rosetana Rosaria Ciancaione. Parlando di lavoro, sanità e fisco, illustra il programma di quella che si candida a tornare una "sinistra di governo", sottolineando tutti gli errori commessi in questi anni da quel centrosinistra che avrebbe "tirato la volata alla destra".
"Il lavoro, quello buono, che si ottiene non con gli sgravi ma con gli investimenti – ha detto Bersani -. Invece di buttare 20 miliardi nel meccanismo del Jobs act dobbiamo prendere la metà di quei soldi e fare un piano per la manutenzione del territorio, dalle strade alle scuole. Voi avete tema del terremoto che è una priorità. Altro punto del programma è investire sulle aree interne, dove si è raggiunta un certa percentuale di spopolamento. Poi via tutti i contratti esagerati della precarietà, con un vero contratto a tutele crescenti che alla fine garantisca tutti i diritti. Via i finti tirocini, i finti stage che sono l’umiliazione di questa generazione".
Sulla sanità ha parlato di cambio di "registro" sottolineando il rischio che si vada verso un sistema "dove si cura solo chi ha i soldi per farlo". Quindi, la proposta sul fisco di Liberi e Uguali, opposta alla flat tax: "Una tassazione a progressività, moltiplichiamo gli scaglioni fino ad arrivare come si fa in Germania, alleggerendo le fasce base e medie. Poi una riformulazione delle aliquote Iva, lotta all’evasione fiscale e per quanto riguarda i patrimoni un’imposta base patrimoniale personale con la quale chi sta sotto la media no paga niente e chi sta sopra paga in maniera progressiva".