TERAMO – Non ha brillato per il risultato, fermato dallo sbarramento previsto dalla legge elettorale. Da Noi con l’Italia – Udc, ci si aspettava di più, soprattutto per l’essere forza che aggregava componenti diverse a costituire la cosiddetta ‘quarta gamba’ del centrodestra. E invece, eccetto per il buon risultato del senatore uscente Gaetano Quagliariello nel collegio ritenuto quasi blindato Teramo-L’Aquila, la squadra che poteva contare, ad esempio sulla presenza di Gianni Chiodi e del deputato uscente Giulio Sottanelli, ha deluso ed è rimasta delusa: «Devo dire che la lista di "Noi con l’Italia" sembra sia esistita solo a Teramo dove supera il 6% a fronte di un dato nazionale dell’1,2% – è stato il commento di Gianni Chiodi -. Si poteva fare molto meglio su l’Aquila ed Avezzano. Deludenti le presunte roccaforti di altre regioni come la Puglia prima di tutto».
Per il Governatore emerito «è stata una tornata elettorale strana dove al Sud vince l’assistenzialismo e al Nord la voglia di voltare pagina». Ma l’esperienza è servita «per ricostruire una rete in Abruzzo che condivide un certo modo di fare politica e che saprà farsi sentire nel futuro. ‘Noi ci saremo’ – conclude Chiodi – sarà il nostro slogan, e cominciamo da oggi. Chi vuole starci può già cominciare a contattarci».