TERAMO – Le basi operative erano ad Alba Adriatica e Martinsicuro, luoghi defilati rispetto alle rotte dei grandi traffici, ideali per imbastire una rete di smercio di tali quantità di droga, da riuscire a soddisfare il mercato teramano e quello marchigiano fino alla periferia di Ancona. A scoprirla sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Teramo, diretti dal colonnello Giorgio Naselli e coordinati dal tenente colonnello Luigi Delle Grazie, che hanno arrestato 11 persone, quattro delle quali ai domiciliari, su disposizione della Procura distrettuale dell’Aquila, seguendo le tracce lasciate da Umberto Schettino, 48enne napoletano, ben agganciato con i gruppi di Secondigliano, Da qui la droga è arrivata fin nel teramano con un flusso continuo interrotto solo dall’arresto in flagranza di reato, lo scorso 17 agosto, di Daniele Malafronte, di Porto Sant’Elpidio (Fermo): con sè aveva 4 chili di hashish, oltre uno di cocaina e 10mila euro in contanti. Per gli investigatori teramani è stata la conferma che la pista era quella giusta. Da quel giorno in sei mesi sono state messe le mani su tutta l’organizzazione, composta da gente di Martinsicuro, albanesi residente tre Abruzzo e Marche e altri due napoletani. Un sistema rodato, che procurava qualsiasi tipo di stupefacente, dal fumo alle metanfetamine, che aveva una capillare attività di distribuzione in particolare nelle discoteche, affidato soprattutto a ruoli femminili. L’organizzazione curava ogni dettaglio, dall’importazione della droga dal Napoletano – con ripetuti viaggi su auto di piccola cilindrata per non dare nell’occhio -, ala suddivisione delle dosi, la vendita e anche il recupero dei crediti, facendo ricorso a metodi di tipico atteggiamento camorristico con minacce, danneggiamenti e pestaggi: ne sono la conferma il sequestro di una pistola Smith & Wesson calibro 32 con matricola abrasa, 20 proiettili calibro 7,65 e 220 cartucce calibro 2, oltre a un taser, il dissuasore di persone a scarica elettrica. Perchè, come dice l’operazione militare di oggi, in stile Gomorra, tutti potessero “stare senz’ pensier”.
Ecco i nomi degli arrestati:
SARACINO Vincenzo, 1968, residente a Napoli
ABDURAMANI Marigen, (Albania) 1980, residente a Martinsicuro
MALAFRONTE Daniele, 1987, residente a Porto Sant’Elpidio
CELA Elio, (Albania) 1987, residente a Grottammare
STARITA Pasquale, 1977, residente a Martinsicuro
FRUGUGLIETTI Nicola, 1975, residente a Giugliano in Campania
Ai domiciliari: IORIO Mario, 1972, residente a Martinsicuro, DI CRISTO Francesca, 1986, residente a Porto Sant’Elpidio, BASSO Marco, 1988, residente a Falconara Marittima, ORTENSI Leonardo, 1996, residente a Chiaravalle.