TERAMO – (jdf) Toni accesi e poca voglia di parlare a fine partita – coach Bianchi lo farà domani –. E’ il presidente Ermanno Ruscitti a metterci la faccia dopo la sconfitta con Civitanova: «Aldilà della sconfitta e di com’è venuta – ha esordito – voglio dire chiaramente che secondo la società, mancare i playoff renderebbe la stagione fallimentare. Mi riferisco a tutti, dall’allenatore all’ultimo giocatore: ci vuole ambizione, ci sono degli obiettivi e pretendo che si lotti fino alla fine, basta con chi fa il compitino».
«Come società – ha proseguito – ci sentiamo in credito con tutti, abbiamo fatto la nostra parte e fossi stato più impulsivo avrei fatto altre scelte. Mi aspetto che si lasci tutto sul campo e voglio ricordare che con la vittoria di Giulianova siamo ancora a rischio playout». Queste parole fanno capire chiaramente la posizione del presidente: ritiene che la squadra non abbia dato la giusta spinta verso i playoff soprattutto sul piano mentale, sentendosi appagata di una stagione che indubbiamente ha dato qualche soddisfazione. Di questo sarebbe anche colpevole il coach, reo di non trasmettere ambizione e positività allo spogliatoio.
D’altro canto però c’è il campo. E questo racconta di una squadra che dà tutto sul parquet dal primo giorno, che nelle parole dei suoi effettivi ha sempre pensato ai playoff come un obiettivo affascinante. E che era virtualmente dentro fino a ieri, senza esserne fuori adesso. Ci sono state rimonte, vittorie importanti nei derby e contro le corazzate del campionato, oltre che risultati statistici che davano Teramo tra le migliori del campionato. Certo, le ultime due erano partite che potevano e dovevano portare punti. Invece ci sono state un rimonta subita e una mancata, arrivando a giocarsele entrambe all’ultimo minuto. Parlando squisitamente di pallacanestro, servirebbero delle riflessioni diverse.
E’ palese la differenza di vedute con lo staff tecnico, che dopo il pesante infortunio di Cicognani ha preso atto delle maggiori difficoltà che si sarebbero incontrate nell’inseguimento alla post-season. Probabilmente era difficile prendere un sostituto migliore di Osmatescu, ma di certo non si è rimpiazzato un centro titolare in doppia cifra sia di punti che di rimbalzi, costantemente.
Ha parlato poi anche il capitano, Andrea Lagioia: «Dovevamo vincere, abbiamo dato tutto ma non è bastato. Ora – ha spiegato – guardiamo avanti per non lasciare nulla di intentato, per rispetto soprattutto di noi stessi. Abbiamo fatto dei passi falsi, ora serve mentalità, e so che l’abbiamo».