Patto della discontinuità nel centrodestra per le comunali: Di Stefano, Morra e Di Dalmazio lo siglano con Sottanelli

TERAMO – E’ la posa della prima pietra della nuova coalizione. Fratelli d’Italia (con Morra, Robimarga e Ciccocelli), Azione Politica (con Rudy Di Stefano e Canfora), Abruzzo Civico (con Cordoni e Simone) e Al Centro per Teramo Idea (con Di Dalmazio, Di Giovangiacono, Puglia, Campana, Mattucci e Ciapanna) seduti al tavolo politico per fare il primo passo: il centrodestra ‘discontinuo’, ha messo dunque le basi per sviluppare dei punti programmatici attorno ai quali raccogliere consenso e costruire un centrodestra credibile da presentare all’elettorato cittadino. La riunione è finita a tarda serata: nei prossimi giorni si conosceranno le idee e soprattutto l’indicazione di un candidato sindaco. Ma già le basi di questo incontro progettuale ha fatto intendere e confermare che sarà Giandonato Morra. Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia resta l’uomo da spendere con valore anche trasversale sulla strada del consenso e questo il centrodestra tutto (anche chi questa sera nonc’era) lo sa bene.
Il prossimo passo sarà quello di ascoltare le altre forze politiche di area. Ma non è detto che serva convincerle: Lega, Forza Italia e soprattutto il nutrito gruppo gattiano avranno proposte da valutare ed eventualmente da condividere ma è ovvio che ci sono alcuni paletti da superare. Uno su tutti, la discontinuità con la vecchia ammnistrazione comunale. La divergenza mostrata nei confronti del ‘Brucchi bis’ del dopo 2014 sta tutta qui: i Fratelli d’Italia erano usciti per primi dalla maggioranza, i civici di Mauro Di Dalmazio con Di Giovangiacomo rinunciarono all’assessorato e alla presidenza della Teramo Ambiente, Rudy Di Stefano con Azione Politica li ha seguiti poco dopo, costruendo un movimento fatto di ricambio generazionale e, soprattutto, ha già detto che non si candiderà.