PINETO – Una targa che ricordi per sempre il suo atto d’eroismo, anche se quel gesto compiuto la notte di Capodanno, salvando un giovane da morte sicura intrappolato nella sua macchina, non potrà mai avere un prezzo. Pineto questa mattina ha tributato il suo riconoscimento a Federico Pelusi, vigile del fuoco pinetese in servizio al distaccamento di Roseto, alla presenza di Mattia Di Nardo Di Maio, il giovane concittadino ferito e intrappolato nella sua macchina in fiamme, la notte di Capodanno, lungo la statale Adriatica. Nella sala consiliare c’erano le autorità: il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, il sindaco di Pineto, Robert Verrochio, quello di Roseto, Sabatino Di Girolamo, il comandante dei vigili del fuoco, Romeo Panzone, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il consigliere provinciale Giuseppe Cantoro, il presidente del consiglio Ernesto Iezzi.
Mattia rimase bloccato per i gravi traumi subiti e per le portiere bloccate, nell’auto che aveva preso fuoco. Fortunatamente, il vigile Pelusi, in quel momento di passaggio proprio sul luogo dell’incidente e libero dal servizio, si fermò e senza esitare, nonostante il gravissimo rischio di una esplosione, ruppe il lunotto posteriore dell’auto e si introdusse nell’abitacolo, portando in salvo Mattia.
«Abbiamo ritenuto doveroso evidenziare l’encomiabile gesto di Federico Pelusi – dichiara il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio – dimostrazione di grande tempismo, coraggio ed impeccabile professionalità. Un gesto che conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che i Vigili del Fuoco, come tutte le altre Forze dell’Ordine, sono i nostri eroi di tutti i giorni, sempre in prima fila, sempre pronti a dedicare la propria opera al servizio delle comunità. Abbiamo ritenuto altresì – conclude il Sindaco – segnalare, con una nota scritta inviata al Prefetto di Teramo, l’atto di eccezionale coraggio di Federico, affinché si valuti, nelle sedi opportune, la concessione di una onorificenza»
«Quella notte – ha raccontato il giovane Mattia Di Nardo Di Maio – ho davvero avuto paura di perdere la mia vita, secondo dopo secondo perdevo speranze. Ma improvvisamente è arrivato il mio eroe, Federico, e non ci sarà mai nessuna ricompensa, da parte mia per lui, che possa ricambiare ciò che ha fatto per me, mi ha salvato la vita. Mi hanno colpito le sue parole – conclude il giovane pinetese – quando è venuto a trovarmi in ospedale, mi disse che ad ogni costo mi avrebbe tirato fuori vivo da quella macchina. E’ stata un gesto davvero eccezionale».