TERAMO – La Camera di Commercio di Teramo scende in campo contro la Commissione Europea, che nel 2015 avviò una procedura di infrazione con la quale sono stati definiti illegali gli aiuti alle imprese seguiti al terremoto che distrusse L’Aquila nel 2009 ed è stato imposto al Governo italiano di recuperare dalle imprese i contributi erogati. «Si ritiene necessario – dice Gloriano Lanciotti, presidente dell’ente camerale teramano – che il Governo si attivi con la massima urgenza e determinazione nei confronti della Commissione, per riaprire le negoziazioni sulla procedura d’infrazione». Lanciotti giudica "iniqua" la decisione della Commissione e in grado di produrre «effetti devastanti su sistemi territoriali già duramente colpiti». Inoltre rimarca come la procedura avviata dalla Commissione «debba essere ridiscussa, in quanto i contributi erogati non possono considerarsi aiuti di Stato che determinano alterazione della concorrenza, ma rappresentano solo un parziale rimborso dei danni diretti ed indiretti subiti dalle imprese».
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