TERAMO – Programmare lo sviluppo della città passa non solo attraverso la individuazione dei benesseri primari, ma anche attraverso un’idea di integrazioe prefetta delle componenti della sua comunità. E tra questi ci sono anche e soprattutto le persone svantaggiate, quelle persone per il cui inserimento c’è bisogno di maggiore attenzione, così come personale specializzato. Perchè anche loro e i loro genitori sono cittadini della nostra comunità. L’idea di una struttura multifunzionale aperto a bambini autistici, con attività gestite da personale qualificato ed istruito, da realizzare alla Casa dello Sport con fondi di provenienza europea, è uno dei punti di forza della candidatura di Toni Di Ovidio. Lui la chiama ‘visione’ che però potrebbe non eseere irrealizzabile. Ecco il suo intervento.
«L’autismo è una condizione che sempre più frequentemente colpisce i nostri bambini.
L’autismo è una condizione con cui sempre più famiglie giorno dopo giorno si trovano all’improvviso a dover combattere: impreparati, sconcertati e soprattutto senza nessun aiuto da parte delle amministrazioni.
L’autismo è quella condizione con cui purtroppo, nei prossimi 30 anni, 1 famiglia su 2 dovrà confrontarsi.
Siamo già in ritardo notevole su come aiutare le famiglie a fronteggiare una simile condizione che prepotentemente si insinua nella routine di tutti i giorni andando a modificare i loro ritmi e le loro abitudini.
Siamo soprattutto in ritardo su come preparare gli altri a convivere ogni giorno con i nostri bambini. Un buon insegnante di sostegno riesce a far sì che il bambino si integri ed allacci rapporti con gli altri bambini, riesce soprattutto ad educare i compagni del bambino autistico, a far capire loro come trovare le chiavi che permettono la comunicazione ed il gioco con loro; purtroppo non basta, perchè la vita del bambino autistico non è solo dentro le mura scolastiche.
La mia visione è quella di far realizzare una struttura comunale multifunzionale (sport, musica, teatro e cucina), dove tenere corsi ed attività, mediante personale qualificato ed istruito, aperti a bambini autistici e non, per permettere loro oltre alle attività, l’integrazione con altri bambini che imparerebbero a loro volta ad interagire con il mondo dell’autismo.
La struttura ideale per realizzare questo sarebbe secondo me la ex Casa dello Sport, restaurata ed adattata a questo scopo.
Il progetto sarebbe ambizioso e costoso, ma andrebbe presentato ad uno dei tanti bandi che annualmente l’UE offre per l’assegnazione di fondi.
Ogni anno l’Unione Europea eroga fondi, mediante appositi bandi, per progetti sociali nell’ambito del terzo settore, ma non solo. I fondi Ue finanziano, oltre ai progetti sociali presentati dalle associazioni no profit e dalle cooperative sociali, anche progetti riguardanti l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione.
Progettare il cambiamento per questa città è difficile e a volte sembra utopistico pensare a qualcosa del genere. Ma ogni anno ci lasciamo sfuggire milioni di euro dalla UE perchè nessuno ha la forza e il coraggio di credere che un progetto che ai più sembri troppo ambizioso, magari possa effettivamente essere finanziato dall’Europa.
Mi candiderò a queste elezioni per cercare di portare avanti visioni come queste.
A Teramo sembra tutto difficile ed irrealizzabile, altrove sognano in grande e spesso realizzano i loro sogni rendendo belle le loro città solo credendo in quei sogni.
Smettiamola di piangerci addosso e lottiamo per i nostri sogni».
Toni Di Ovidio