TERAMO – Sarà processato con rito abbreviato Fitim Koldashi, il 27enne albanese accusato di omicidio volontario e porto ingiustificato di armi per la morte di Manuel Spinelli, il 22enne di origini rom ucciso nel giugno dello scorso anno ad Alba Adriatica al termine di una discussione. Questa mattina, nel corso dell’udienza preliminare davanti al giudice Roberto Veneziano, il 27enne, assistito dall’avvocato Paola Pedicone, ha infatti chiesto di essere processato con il rito alternativo, con la relativa udienza fissata per il prossimo 18 luglio. Nel corso dell’udienza preliminare si sono registrati alcuni momenti di tensione quando le parti civili – madre, padre e fidanzata della vittima – hanno rivolto parole forti nei confronti dell’imputato, con il padre della vittima che ha anche tentato di colpirlo con un calcio. Tanto che il gup li ha fatti allontanare dell’aula.
I familiari sono così rimasti fuori dal Tribunale, dove alcuni amici e parenti di Spinelli avevano organizzato un piccolo sit in per chiedere giustizia per il loro caro. L’omicidio di Manuel Spinelli si era consumato in pochi istanti lo scorso giugno quando, secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, la vittima, che si trovava fuori a cena con alcuni parenti, si sarebbe incrociato casualmente con l’albanese, che in quel momento stava passando in auto con la sua fidanzata, la ex di Spinelli.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini l’albanese sarebbe passato vicinissimo con la macchina al gruppetto e ci sarebbero stati qualche sguardo di troppo e qualche parola grossa. A quel punto il 27enne sarebbe sceso dall’auto e tra i tre sarebbe scoppiata una scazzottata. Poi i fendenti sferrati dall’albanese, con due coltellate che hanno raggiunto il 22enne al volto e al cuore. Koldashi ha sempre sostenuto di aver tirato fuori il coltello, che portava sempre con sé, solo per difendersi.