TERAMO – Nel quartiere Colleparco “La Fabbrica del benessere” un progetto edilizio a vocazione sanitaria e sociale, ideato e realizzato da Atena Costruzioni, con 100 appartamenti a canone agevolato pensati per anziani, giovani coppie, studenti e persone disabili, con spazi destinati alla salute aperti a tutti i cittadini, come ambulatori medici e ambienti dedicati alla riabilitazione.
Le strutture sono realizzate con criteri antisismici, grazie all’utilizzo degli isolatori che separano gli edifici dal suolo, ed ecosostenibili con aree verdi, orti urbani che potranno essere coltivati dai residenti e un sistema di riciclo dei rifiuti biodegradabili.
La Fabbrica del benessere, che sarà ultimata nel 2019, è un progetto ideato e portato avanti da Atena Costruzioni, che ha vinto due bandi di Regione Abruzzo per la costruzione di alloggi a canone sostenibile. L’obiettivo è dare vita a un progetto di “housing care”, che da un lato soddisfa un bisogno abitativo, come già accade con l’housing sociale, e dall’altro introduce elementi innovativi come spazi e servizi dedicati alla salute e al benessere dei residenti. L’investimento complessivo è di 15 milioni di euro resi disponibili per il 41% attraverso risorse pubbliche gestite ed erogate dalla Regione Abruzzo a sostegno dei canoni calmierati, per un altro 41% tramite un finanziamento bancario e per la rimanente parte da capitale privato. Le abitazioni della Fabbrica del benessere potranno ospitare fino a 400 residenti.
Marco Maiello, presidente del consiglio d’amministrazione di Atena Costruzioni, spiega: «Il nostro obiettivo è realizzare un progetto di ‘housing care’, che risponda non solo ai bisogni sociali e abitativi, ma anche alle esigenze legate alla salute e al benessere. Per questo è prevista la creazione di spazi e servizi sanitari destinati ai residenti e a tutta la cittadinanza, oltre alla realizzazione di aree verdi aperte a tutti, su cui sono stati investiti 500mila euro. Alla base del progetto c’è inoltre la volontà di ridurre lo spopolamento dovuto anche ai terremoti che hanno colpito l’Abruzzo nel 2009 e nel 2016».
Atena inoltre sta stringendo una collaborazione con l’Università di Teramo con l’obiettivo di sviluppare progetti finalizzati alla valutazione della qualità alimentare e allo sviluppo di programmi nutrizionali e di attività fisica finalizzati al benessere della persona e allo studio dell’impatto ecologico dei regimi alimentari.
Bisogno abitativo e salute. Le abitazioni de La Fabbrica del benessere sono 138: 100 saranno affittate a canone agevolato e sono state pensate soprattutto per anziani (da soli o in famiglia), giovani coppie con o senza figli, studenti, ricercatori, docenti dell’Università di Teramo, persone in situazioni di difficoltà (per esempio donne e/o uomini separati), pazienti in riabilitazione, famigliari di pazienti affetti da patologie gravi; le restanti 38 saranno messe in vendita o in affitto.La struttura è stata progettata con particolare attenzione alla salute e anche per rispondere ai bisogni di persone disabili e con ridotte capacità motorie. Saranno realizzati ambulatori per medici di medicina generale e specialisti, una farmacia, una palestra e una piscina attrezzate sia per lo svago che per la riabilitazione.
Sicurezza, antisismica, ecosostenibilità. Tutti gli edifici sono dotati di isolatori antisismici a pendolo semplice scorrevole con dissipazione di energia per attrito. Sono strumenti avanzati, in grado di sopportare ingenti carichi verticali che, in caso di terremoto, dissipano l’energia generata al suolo dal sisma, proteggendo le strutture soprastanti. La progettazione ha osservato inoltre criteri di indipendenza energetica: le abitazioni sono di classe A e il complesso residenziale è dotato di sistemi per la misurazione dei consumi, la gestione dell’impianto fotovoltaico, il controllo centralizzato e da remoto di illuminazione e climatizzazione. Ci saranno appartamenti dotati di sistema audio video per le visite in telemedicina.
Orti urbani e “km zero”. Vicino alle abitazioni de La Fabbrica del benessere sorgeranno orti urbani saranno messi a disposizione dei residenti che potranno coltivarli e raccogliere e utilizzare ortaggi a km zero. E’ stato pensato un sistema per il conferimento dei rifiuti che trasforma gli scarti “dell’umido” delle abitazioni in concime da utilizzare proprio negli orti urbani. All’interno del complesso edilizio vi saranno inoltre spazi per il commercio di prodotti locali e la ristorazione.