TERAMO – «Giandonato Morra è una persona competente, ha idee comprovate di capacità comprovata, di storia comprovata. Per noi è una garanzia assoluta, credo che lo sia per Teramo, per la sua capacità di essere una persona che crede nelle cose che fa e per la concretezza con la quale riesce a costruire le sue idee». La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a Teramo per sostenere la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra, ha parlato alla sala polifunzionale della Provincia, dove l’organizzazione ha ‘deviato’ il dibattito per il maltempo che ha impedito l’incontro all’aperto di piazza Sant’Anna.
La presidente del partito che esprime la candidatura di Morra si è fatta attendere, prima per un ritardo dovuto alla pioggia, poi per una ‘tappa’ in un’azienda dell’hinterland. E’ giunta alla sala gremnita di gente in attesa con oltre un’ora di ritardo, ma ha subito scaldato la folla, tra la quale c’erano anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e il capogruppo dell’opposizione al comune di Pescara, Guerino Testa, oltre al senatore Di Stefano che hs lasciato l’incontro prima dell’arrivo della Meloni.
Su Morra la Meloni ha insistito particolarmente, conoscendolo da tempo immemore nel partito «che – ha detto – non abbiano mai cambiato io e lui. È una persona che si è già cimentata in ruoli di amministrazione con risultati straordinari. Quindi noi siamo assolutamente fieri di poter offrire, come Fratelli d’Italia, la candidatura di Giandonato a sindaco di Teramo e siamo stati fieri di poter fare il suo nome al tavolo con la coalizione. Infatti – ha detto la Meloni – è il nome sul quale non c’è stata alcuna difficoltà e si è saldata una coalizione molto forte e molto ampia». Quello della coesione sull’indicazione de nome è aspetto sul quale lo stesso Morra è intervenuto per chiudere, ha detto, definitivamente la vicenda e non parlarne più: è stato un parto travagliato – ha parafrasato con una delle sue consuete batture -, ma adesso il bimbo sta bene e se abbiamo fatto qualche ecografia in più è perchè la sanità dalle nostre parti è buona».