TERAMO – L’obiettivo è ambizioso, portare Teramo a tornare la Milano del Sud, come era stata definita tra gli anni ’80 e ’90. Se lo pone il candidato sindaco di Bella Teramo, Giovanni Cavallari, che punta al rilancio dell’economia locale, e riportare a Teramo imprese e lavoro, attività commerciali e benessere, superando l’incapacità dimostrata finora dalla politica nell’affrontare la crisi. A cominciare «dalla revisione immediata della zona franca urbana – dice Cavallari -, che così come concepita non ha dato i risultati sperati, o attraverso la costituzione di un tavolo di confronto con le associazioni che rappresentano gli imprenditori e gli operatori teramani, per verificare le ricadute degli effetti dell’Area di crisi non complessa, con l’eventuiale allargamento di quella della Val Vibrata-Tronto fino alla zona industriale di Sant’Atto».
Ma nei propositi di Giovanni Cavallari c’è anche la rimodulazione della misura del Por Fesr 2014-2020, con una maggior consistenza della porzione erogata al capoluogo teramano, viste le condizioni maggiori di svantaggio rispetto agli altri. A tal proposito, l’inserimento del cratere nell’Obiettivo convergenza dei Fondi europei 2021-2027, sarebbe determinante per ottenere maggiori disponibilità finanziarie. Infine, «rimodulare il Masterplan relativo ai 10 milioni di euro della funivia, da destinare ad interventi per lo sviluppo della città».
«Sarà un impegno duro – sostiene Cavallari -, ma sarà indispensabile ottenere queste misure per avviare un percorso di rilancio e sviluppo grazie al sostegno che potremo offrire agli imprenditori e agli operatori economici interessati al portare lavoro ed investimenti a Teramo».