TERAMO – Rimugina sul risultato elettorale Alberto Covelli e medita il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. La vittoria di D’Alberto al ballottaggio lo ha escluso dal nuovo consiglio elettorale per via dei famosi calcoli con il metodo D’Hondt che assegna i seggi in consiglio comunale: il sistema proporzionale è notoriamente inclemente, ma con Covelli lo è stato ancor di più. Perchè il candidato sindaco di Bene in Comune ha totalizzato il settimo quoziente più alto nel calcolo (1.629), lo stesso però dell’ultimo della coalizione di centrodestra di Giandonato Morra. Il meccanismo della legge elettorale stabilisce che a parità si privilegia la lista o la coalizione di liste con la più alta cifra elettorale e per Covelli non c’è stata così partita, il seggio è andato alla civica Oltre, con Luca Corona. A Covelli adesso resta soltanto il ricorso al Tar per il riconteggio delle schede: vista l’ampia e diversificata interpretazione del voto disgiunto da parte degli elettori, non è remota l’ipotesi che qualche voto si possa aggiungere ad un esame più approfondito e nel merito che non abbia ssvolto la Commissione elettorale centrale. Il percorso è però lungo, il ricorso al Tar conta tempi biblici… Per questo l’entourage di Covelli sta valutando o meno la possibilità di ricorrere.
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