TERAMO – Il Teatro romano non sarà coperto e dovrà essere polivalente, ma soprattutto il suo recupero dovrà avvicinarsi il più possibile allo studio di fattibilità approvato dal consiglio comunale del 2010, redatto dal professor Carbonara. Sono i ‘paletti’ che questa mattina il nuovo sindaco di Teramo ha posto nell’incontro con i professionisti del team dell’architetto Girolamo Bellomo di Palermo, che si preparano a redigere e a consegnare la prima progettazione. Gianguido D’Alberto è andato subito al dunque con i tecnici, che hanno efefttuato anche un sopralluogo al teatro romano: l’incontro serviva per rappresentare le posizioni della nuova amministrazione sull’ipotesi progettuale e anche le aspettative della comunità teramana che si è chiarmente pronunciata contro la copertura dell’antico manufatto.
All’indomani delle rassicurazioni del Governatore D’Alfonso, sull’erogazione del finanziamento di parte regionale di un milione e mezzo che va ad aggiungersi al pari importo del Mibact e della Fondazione Tercas già disponibili, questo incontro era ritenuto importante per dar modo al sindaco di avere chiare le ipotesi progettuali fin qui realizzate dallo studio che si è aggiudicato la gara. Dunque D’Alberto ha ribadito il no alla copertura, ha chiesto che l’opera venga resa datta alla più ampia frubilità e che faccia riferimento allo studio di fattibilità del 2010. Bellomo da parte sua ha chiesto di aver a disposizione la relazione geologica, la cui mancanza aveva comportato la sospensione della consegna della prima fase della progettazione.
Capitolo partecipazione: il sindaco ha chiesto particolare attenzione al parere della cittadinanza, anzi indicandolo come elemento imprescindibile. Prima della redazione del progeto definitivo, sarà avviata una attenta fase di riflessione e confronto con la cittadinanza e le associazioni che hanno manifestato un diretto interesse. Proprio aa questo proposito, in mattinata il primo cittadino aveva incontrato i rappresentanti del Comitato per il Referendum sul teatro romano, con io presidente Carlo Di Marco, discutendo sulla opportunità di rivedere il Regolamento comunale per la parte relativa alla gestione dei Forum con la cittadinanza.