TERAMO – Un no secco alla trasformazione della tratta Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma (oggi tratta considerata trasporto pubblico locale) in una tratta commerciale e un sì deciso e convinto all’estensione del biglietto unico anche nel Teramano. E’ questa la posizione sia del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, che del collega di Giulianova, Francesco Mastromauro – già audito in Commissione il 28 giugno scorso -, i quali stamattina hanno partecipato alla riunione della Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” del Consiglio Regionale. «Ringraziamo il Presidente Pietrucci per l’invito in quanto la posizione dei sindaci, sia di Teramo che di Giulianova, è importante e strategica per la nostra Provincia, così come è importante che Teramo si rimetta al centro dello scenario provinciale per essere il soggetto ponte tra le esigenze della costa e delle aree interne».
Nel merito della discussione sulla definizione dei Servizi Minimi e degli ambiti di traffico del trasporto pubblico Locale, D’Alberto e Mastromauro si sono detti «contrari all’ipotesi di trasformare la tratta Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma in commerciale in quanto ne pagherebbero le conseguenze gli utenti in termini di costi e garanzie di corse ed orari». Per i due sindaci «non vi è una ragione specifica, né è emersa, affinché questa tratta non venga più considerata di interesse pubblico. Parliamo di una tratta strategica che collega la costa con Roma e che viene utilizzata da centinaia di cittadini per raggiungere non solo la capitale ma anche gli uffici del capoluogo di regione. Inoltre siamo in presenza di una tratta che non ha alternative al trasporto su gomma, mancando completamente una linea ferroviaria. Si tratta inoltre di una tratta che serve numerosi utenti dei comuni delle aree interne, alle prese con i disagi del terremoto e con un’autostrada, la A24, tra le più care d’Italia. Il pubblico deve farsi carico di collegare una parte importante della provincia con i centri decisionali e istituzionali. Abbiamo chiesto invece e rivendicato l’adozione del biglietto unico integrato anche nel teramano, con una prima ipotesi applicativa su Teramo e Giulianova, come avviene nell’area metropolitana Pescara-Chieti. Sulla risoluzione approvata in Commissione che servirà ad aprire un tavolo di confronto per allargare la discussione sui servizi minimi, abbiamo quindi ribadito le priorità da noi condivise come pure dalla Cgil: reinserire la Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma tra i servizi minimi aggiungendo la sperimentazione anche nella provincia di Teramo del biglietto unico integrato».