TERAMO – Hanno tentato di truffare tre diverse gioiellerie teramane cercando di vendere oggetti oro “finto” spacciato per “autentico” i due napoletani (S. V., 53 anni e Z. S., di 54) denunciati dalla squadra mobile. I due, nel corso di un controllo, erano stati trovati in possesso di un bilancino di precisione e di numerosi bracciali e collane in metallo dorato, per un peso complessivo di 250 grammi, nascosti all’interno della loro macchina, sotto al freno a mano. Nel ricostruire la provenienza e soprattutto la finalità del possesso di quegli oggetti, gli agenti della squadra mobile hanno verificato che i due si erano presentati, nella stessa mattinata, presso tre diverse gioiellerie, chiedendo di poter vendere quei monili, spacciandoli per oro, mostrando il marchio 750. Mentre in due gioiellerie l’acquisto era stato rifiutato perché il test “con pietra di paragone" aveva svelato la presenza di altro elemento sotto lo strato esterno di rivestimento in metallo dorato, nel terzo esercizio l’"affare" lo stavano quasi per concludere se non fosse stato che la dipendente aveva riferito che il pagamento sarebbe avvenuto con bonifico bancario. L’obiettivo dei due truffatori era quello di ottenere contanti per questo hanno desistito. Tutto il materiale finto oro, se venduto, avrebbe fruttato ai due, a giudicare dal peso, circa 5mila euro. Non è escluso che altri persone abbiano subito truffe dello stesso genere e con le stesse modalità, per cui la questura invita chiunque a fornire informazioni.
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