PINETO – Un addio straziante intriso di grande commozione, per l’ultimo saluto ad Alessandra Muzi, la mamma di 47 anni morta nell’incidente sulla statale Adriatica venerdì mattina, alla perfieria sud di Roseto. Tantissima gente stretta attorno al marito Massimo e ai figli Ludovica e Leonardo, lo sguardo fisso su quel grande cuscino di rose rosse sul feretro della moglie e madre. Padre Sedzmir Leszek ha officiato la messa nella chiesa del Beato Giovanni XXIII nella frazione di Scerne, che si è fermata per l’ultimo saluto a questa donna benvoluta e ricordata da tutti come lavoratrice e onnipresente in casa e per gli altri. Proprio il parroco nella sua omelia ha voluto porre una domanda purtroppo senza rispota, al perchè di una tragedia simile, che ha tolto dall’esistenza terrena, affidandola all’abbraccio divino, un puntio di riferimento per la sua famiglia. La folla ha accompagnato il feretro in un silenzioso corteo verso il cimitero. Intanto il tragico bilancio di questo incidente pesa e riaccende le polemiche sulla pericolosità di un incrocio che resta uno degli ultimi a permettere la svolta anhe nel senso opposto del flusso di traffico, invece che indirizzare i mezzi verso la rotonda di via Salara proprio per evitare rischi di attraversamento della carreggiata. Un provvedimento di tutela adottato dalla vecchia amministrazione che fu però costretta a rivederlo per la protesta di alcuni residenti.
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