TERAMO – Il primario fuggito a Pescara sarà sostituto in attesa di un concorso che indichi il nuovo direttore, uno che il concorso lo ha appena vinto viene ‘congelato’, due ottengono finalmente l’incarico e si apprestano a fare il proprio esordio al Mazzini. Resta il personale medico il vero cruccio della Asl di Teramo, che appena una settimana fa ha festeggiato la più grande infornata di infermieri e operatori socio sanitari che la sua storia ricordi. Il direttore generale Roberto Fagnano si trova alle prese con la soluzione di almeno tre casi spinosi e per far fronte all’emergenza pensionamenti ed età media avanzata del personale in camice bianco, riprova a indire la via dei concorsi per trovare dirigenti sanitari, diventati a quanto pare merce molto rara.
IL CASO DI EGIDIO Non ci sarà un terzo tentativo, ad esempio, per assumere un medico di Radiodiagnostica, dopo il fallimento dei primi due (a giugno l’unico candidato è risultato inammissibile, a luglio il bando è andato deserto). Tuttavia si procederà alla selezione per assumere a tempo determinato un medico come sostituto del direttore Vincenzo Di Egidio, dal primo agosto in servizio a Pescara, con cui la Asl teramana ha risolto il contratto che scadeva nel maggio 2020 e con cui ha avviato un contenzioso circa la concessione dell’aspettativa da primario. In attesa che il giudice ordinario sciolga la riserva sul ricorso del medico, la Asl dimostra di proseguire per la sua strada, appunto cercando il sostituto che ricopra il suo ruolo e che allo stesso tempo dia una mano consistente all’unico radiologo interventista in servizio attualmente nel reparto. E’ un atto preliminare al concorso vero e proprio per l’incarico quinquennale a un nuovo primario e una ‘pezza’ operativa in vista della scadenza (il 30 settembre) della convenzione con l’ospedale dell’Aquila per gli interventi in emergenza sugli ictus, per premio ricevuto dalla ‘fuga’ di Di Egidio a Pescara.
PRIMARIO ‘CONGELATO’ Ci sono degli avvisi pubblici per il conferimento degli incarichi di direttore di Unità operativa complessa che non sono andati, per così dire lisci. Ce ne sono due, quello di chirurgia vascolare e quello di cardiologia a Giulianova che stanno vivendo fasi di approfondimento, dopo che in entrambi i casi erano stati individuati i nuovi responsabili (Filippo Gianfelice per chirurgia, Gianserafino Gregori per cardio). Nel primo caso ci sono gli accertatori al lavoro per chiarire se ci sono state carenze nell’esame dei titoli e sono sotto valutazione tutti i registri operatori allegati alle domande dai tre medici individuati nella terna; nel secondo il controllo è meno formale (non c’è stato accesso agli atti) ma il Fagnano ha voluto chiarire qualsiasi dubbio procedurale. Ce n’è però un terzo che non rischia certo di finire sui tavoli extra ospedalieri ma che ha già fatto registrare un dietrofront abbastanza clamoroso, quello di chirurgia generale. Nel reparto retto fino alla fine di dicembre dall’ex sindaco Maurizio Brucchi, nel mese di giugno, dalla terna indicata dalla commissione (Catani, Lirici e il pescarese Colangelo), il direttore generale ha individuato il nuovo primario nel professor Marco Catani, specialista in chirurgia generale e vascolare, è dal 2006 responsabile del Blocco operatorio del Dea II, Dipartimento di emergenza e accettazione del Policlinico Umberto I di Roma, nonchè vicedirettore dello stesso Dipartimento. Il 20 agosto, il colpo di scena: Fagnano firma una dichiarazione di errore materiale e la individuazione (ma ancora senza contratto) viene ritirata. Si deve ancora decidere e questo, dai rumors, potrebbe avvantaggiare il pescarese Ettore Colangelo, primario di chirurgia 1 dell’ospedale di Pescara, molto ‘quotato’.
DUE NUOVI PRIMARI Meno male che almeno due caselle sono andate al loro posto, cardiochirurgia e ortopedia. Proprio ieri mattina il dg Fagnano ha firmato la delibera di nomina di Alessio Ciuffoletti a guidare la Uoc di Ortopedia e Traumatologia, orfana dal 2016 dello storico Umberto Zoppi. Arriva da Ascoli, dove ha trascorso 14 anni della sua carriera, iniziata come specializzando a Lione, in Francia, dopo la laurea ottenuta nel 1994. Nella terna ha preceduto Fabrizio Fascione, dirigente medico dell’ospedale di Chieti e il teramano Franco Villani, da lungo tempo medico del Mazzini. A cardiochirurgia da metà settembre prenderà servizio, secondo primario nel giro di poco più di tre anni, Michele Triggiani, 55enne già responsabile dell’Unità operativa tecniche mini invasive in cardiochirurgia dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Nello stesso periodo, come già annunciato da tempo, lascerà invece il Mazzini, con aspettativa di sei mesi, Rita Rossi, primario del pronto soccorso, arrivata a Teramo nel 2013 e che adesso andrà a dirigere il servizio di emergenza 118 della provincia di Torino.
AAA CERCASI MEDICI L’allarme era stato lanciato alla recente presentazione dei nuovi 140 delle professioni sanitarie assunti: mancano i medici e come già visto per la radiodiagnostica, i concorsi vanno deserti. Ciononostante la Asl deve provarci e ieri ha pubblicato tre avvisi diversi. Sono finalizzati all’assunzione a tempo determinato di anestesisti (anche per sostenere il reparto di Sant’Omero, in difficoltà di personale), della chirurgia d’accettazione e urgenza (per rinforzare il pronto soccorso) e di ostetricia e ginecologia. In quest’ultimo caso si tratta di almeno 6 posti di pianta organica in fase di autorizzazione da parte della giunta regionale ed è presumibile che a breve possano diventare a tempo indeterminato.