TERAMO – Si è tenuta all’Aquila, alla sede della Giunta Regionale, la prima seduta del tavolo di crisi regionale relativa alla vertenza dell’Ipersimply di Piano d’Accio, alla presenza del presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, del presidente della Provincia di Teramo, Renzo di Sabatino, del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, oltre che delle rappresentanze sindacali e dei rappresentanti del Gruppo Sma. Ha partecipato alla riunione anche il consigliere Comunale Andrea Core. E’ stata una importante occasione per ribadire le posizioni già espresse dall’amministrazione comunale: l’Ipersimply di Piano d’Accio, riconosciuto da molti come ex Cityper, ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per la comunità teramana e «la sua chiusura – si legge in una nnota del Comune – apre una ferita quasi impossibile da ricucire, specie in un periodo di profonda crisi economica e sociale, legata fortemente alle calamità naturali che hanno colpito e messo a dura prova la città e la provincia. Per questi motivi, i termini temporali imposti dal gruppo Sma, con la decisione di chiudere il punto vendita comunicata ai lavoratori solo 20 giorni prima, risultavano e risultano tuttora inaccettabili».
Tutte le istituzioni coinvolte "hanno ribadito la disponibilità e la volontà di affrontare la vertenza con la massima chiarezza possibile; le istituzioni e le parti sindacali hanno posto condizioni per avviare una trattativa sul futuro dei lavoratori. Dopo il primo incontro di oggi, le parti si sono date nuovamente appuntamento per giovedì 20 settembre alle 9.30 in Provincia, a Teramo.
«L’amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Gianguido D’Alberto -, considera tale vertenza una priorità assoluta per il territorio e continuerà a monitorare e a lavorare, mettendo in campo ogni iniziativa possibile, affinché si giunga ad una soluzione dignitosa, nell’interesse di Teramo, dei teramani e dei lavoratori. Ribadisco la contrarietà al metodo adottato dalla proprietà e torno a chiedere garanzie e certezze sul piano di trasferimento. Oltre ciò, chiediamo che l’azienda continui a garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori, almeno fino alla chiusura di questa fase, e invitiamo la stessa a considerare le difficoltà in cui le scelte annunciate, che ci auguriamo possano essere riviste, pongono ad intere famiglie». all’esterno della sede della Regione, mentre era in corso il tavolo istituzionale, una delegazione di lavoratori ha tenuto un picchetto.