TERAMO – Palazzo Pompetti è inagibile e va sgomberato e gli uffici comunali, come gli 8 esercizi commerciali. trasferiti altrove. La notizia circolava dalla mattinata ma è esplosa fragorosamente in serata quando il sindaco Gianguido D’Alberto ha firmato l’ordinanza che recepisce gli esiti del sopralluogo effettuato dalla Protezione Civile il 3 settembre scorso. Il palazzone dei Portici di Fumo, compreso nel perimtero delle vie Costantini, Capuani, piazza Martiri della Libertà e corso San Giorgio, deve dunque essere sottoposto a interventi di messa in sicurezza e dovrà affrontare tutto l’iter burocratico per la ristrutturazione. Il primo cittadino ha probabilmente rinviato a sera l’ordinanza, per permettere nel frattempo di individuare una soluzione per il trasferimento dell’interno quinto settore dell’amministrazione comunale, ospitato sopra il Grande Italia e l’agenzia Italvie, che comprende al primo piano l’ufficio Entrate tributarie, al secondo Urbanistica, Architettura della città ed Edilizia Privata, al terzo Lavori Pubblici e Protezione Civile, al quarto ed ultimo l’Archivio Urbanistico. E’ sottinteso come la situazione sia pesante, per spostare una tale mole di documenti e personale. In serata è arrivata anche la doppia ipotesi sulla destinazione degli uffici il cui trasloco potrebbe cominciare dalla prossima settimana: potrebbero finire al Parco della Scienza o negli uffici dismessi di via Vincenzo Irelli.
La vicenda suona come drammatica anche per i dieci esercizi commerciali al piano terra (oltre al Grande Italia e all’Agenzia viaggi Italvie, anche Mazzitti, Il bagatto, il Sale e Tabacchi, il bar Iskra, l’erboristeria e la profumeria Fifurnio, il Cacciatore e l’edicola), ma anche per i 4 studi professionali al primo piano della parte privata e gli inquilini di 7 appartamenti: si calcola che l’ordinanza riguardi circa 200 persone.
Mentre però la situazione dei negozi è diversa, nel senco che potrebbero restare chiusi soltanto il tempo necessario per i puntellamenti della messa in sicurezza, per tutto il resto il trasloco è inevitabile.