MOSCIANO – Ammontano ad oltre 36 milioni di euro gli investimenti annunciati dalla direzione strategica del Gruppo Amadori, nei prossimi 5 anni, in Abruzzo. Il piano di crescita programmato fino al 2022 è stato illustrato questa mattina, nello stabilimento di Mosciano Sant’Angelo, da Francesca Amadori, responsabile Corporate, dal direttore generale Francesco Berti, e da Mauro Masini, direttore operations. Nelle intenzioni del gruppo industriale leader nel comparto agroalimentare e specialista nel settore avicolo, con una quota di mercato intorno al 30% sul totale carni avicole in Italia, con oltre 7.600 dipendenti, c’è il potenziamento delle strutture di produzione presenti nella regione specificatamente due stabilimenti produttivi, un incubatoio e gli allevamenti. A Mosciano in particolare, dove lo stabilimento diventerà riferimento logistico per il centro e sud dell’Italia, e dove Amadori ha investito nel precedente quinquennio già 18 milioni di euro, sono previsti l’automazione, l’ampliamento delle capacità produttive, l’ulteriore sviluppo degli impianti di lavorazione dei sottoprodotti, il costante aggiornamento del parco allevamenti di proprietà. «Oggi Amadori occupa in Abruzzo oltre 2200 dipendenti, con un trend di crescita che solo negli ultimi vent’anni è stato di circa il 140% – ha dichiarato Francesco Berti -. Sono dati di cui andiamo fieri, che testimoniano lo stretto rapporto di fiducia che abbiamo saputo instaurare nel tempo coi nostri consumatori e la proficua collaborazione con tutti i territori in cui il Gruppo opera. In particolare in una regione come l’Abruzzo dove siamo presenti sin dagli inizi degli anni ’80 e dove abbiamo costantemente accresciuto la nostra attività. I nuovi importanti investimenti previsti nei prossimi anni, confermano il ruolo strategico di questo territorio nei nostri piani di sviluppo, crescita e innovazione». Quello di Mosciano Sant’Angelo, dedicato in particolare alle produzioni dei prodotti del pollo, è uno dei quattro stailimenti principali di Amadori in Italia, l’unico al Centro Sud. Il gruppo industriale oggi si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, formata da 6 mangimifici, 7 incubatoi, oltre 800 allevamenti, 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione fra filiali e agenzie.