TERAMO – La provincia di Teramo ha la maglia nera in Abruzzo per numero di incidenti e di feriti rispetto alle altre province. E’ quanto emerge dal rapporto 2017 dell’Automobile Club Italia sugli incidenti che si sono verificati sulle strade italiane ripartiti per regioni, province e comuni: in Abruzzo sono stati 2.946 gli incidenti, 69 i morti, 4.395 i feriti. La provincia di Teramo (che ha un parco circolante di 275.969 veicoli) ha registrato 846 incidenti con 20 morti e 1.275 feriti. E’ il numero di incidenti più alto rispetto alle altre province se si considera che L’Aquila ha contato 626 incidenti (con 22 morti e 967 feriti), Pescara 745 incidenti (con 9 morti e 1.054 feriti) e Chieti 729 incidenti (con 18 morti e 1.099 feriti). Nel dettaglio, il numero maggiore di incidenti li registra il capoluogo teramano: nel 2017 sono stati 134, poi ci sono Giulianova con 118 (tutti senza vittime) e Roseto con 87. Quest’ultima ha purtroppo conosciuto il numero maggiore di vittime, 5.
«Sono numeri impressionanti – commenta il presidente dell’Aci di Teramo, Carmine Cellinese- e il triste primato detenuto dalla nostra provincia su incidenti e feriti, ci rende se possibile ancora più ostinati in quel lavoro di prevenzione e sensibilizzazione che l’Aci di Teramo porta avanti nelle scuole. Da un lato infatti crediamo che sia indispensabile diffondere la cultura della sicurezza nei ragazzi per incoraggiare una guida responsabile, ma dall’altro abbiamo attivato anche dei tavoli di lavoro per pungolare le istituzioni e le amministrazioni pubbliche affinché curino con maggiore solerzia il patrimonio della viabilità gravemente compromesso dal dissesto idrogeologico, ma anche dalle manutenzioni esigue. Il mio appello va dunque alle istituzioni affinché collaborino insieme all’Aci per individuare priorità e avere contezza delle situazioni di maggiore pericolo che possono verificarsi sulle arterie provinciali e comunali. Nel frattempo, anche per il 2019, stiamo allestendo un ricco cartellone di iniziative per coinvolgere un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti nei programmi di sensibilizzazione che l’Aci porta avanti nelle scuole».