TERAMO – Si chiamano Nevia Caputo ed Ettore Colangelo le soluzioni a due casi spinosi tirate fuori dal cilindro dal direttore generale della Asl di Teramo. La prima è il nuovo sostituto direttore che arriva a chiudere il contenzioso avviato dal dottor Vincenzo Di Egidio, primario della radiologia interventistica trasferitosi a Pescara senza ottenere l’aspettativa da responsabile del reparto; il secondo è il medico individuato da Roberto Fagnano per guidare la chirurgia generale del Mazzini di Teramo, dopo che originariamente il concorso era stato provvisoriamente aggiudicato a Marco Catani. Per due casi (quasi) risolti ce n’è sempre uno più grosso ancora da sbloccare, quello dei contrattualizzati a tempo determinato per cui resta ancora lo spettro del licenziamento al 31 ottobre: ieri all’incontro con i sindacati la direzione strategica ha illustrato il piano per evitare che 191 tra medici, infermieri e amministrativi tornino a casa.
RADIOLOGIA. Nevia Caputo, 66 anni, dirigente medico della Neuroradiologia terapeutica e diagnostica dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, è la nominata per ricoprire il ruolo di “sostituto del direttore di radiologia e risonanza magnetica nella disciplina della radiodiagnostica”, indetto lo scorso 4 settembre. Si tratta di un incarico a tempo determinato, nelle more dell’espletamento del concorso da primario, posto reso vacante dalla partenza di Di Egidio per Pescara. La commissione esaminatrice (composta dal presidente Carlo D’Ugo, primario del Dipartimento dei metalli pesanti, Danilo Lucantoni, primario della Neurochirurgia e Veronica Di Mizio, dirigente medico della Radiodiagnostica) ha indicato il suo nome tra i tre medici che hanno risposto all’avviso. Si tratta di una nomina di indubbio valore, le cui quotazioni sono alte anche a livello europeo. Specialista in Radiologia interventistica, ha particolare affinità ed esperienza nel campo della navigazione endovascolare arteriosa e venosa e quindi nel trattamento di tutte quelle patologie correlate ai vasi e vertebro-midollari. Ha speso la sua professionalità tra Perugia, Arezzo e Terni in particolare, ma è cresciuta grazie allo scambio medico-professionale con i colleghi di Londra e Parigi. Porta con sè una casistica-monstre, fatta di oltre 3.000 interventi, circa 2.000 procedure endovascolari, tra aneurismi, lesioni espansive e steno-occlusioni di arterie intracraniche, oltre 3.500 esami angiografici cerebrali e midollari, un migliaio di procedure di stabilizzazione vertebrale.
CHIRURGIA GENERALE. Ettore Colangelo arriva da Pescara, dove dirige Chirurgia 1 dal 2011. Aquilano di origini, 56 anni, ha coordinato la chirurgia d’urgenza e la chirurgia epato-bilio-pancreatica nello stesso nosocomio adriatico. L’individuazione di Colangelo è recente, dopo essere stato inserito nella terna che la commissione ha girato al direttore generale per la scelta. Una scelta che in un primo momento era caduta su Marco Catani, primo seppur con minime differenze proprio da Colangelo. La successiva scelta del primario pescarese è stato motivata con la similitudine tra i reparti dove è maturata l’esperienza di Colangelo e quello in cui è destinato a ricoprire il nuovo incarico. Può cioè giovarsi, scrive il dg Fagnano, di una particolare conoscenza delle attività, delle dinamiche e dei processi tipici di una Unità operativa complessa di chirurgia generale di un ospedale di primo livello, rispetto a chi ha maturato ruoli, anche in ambito universitario che, sebbene importanti, si riferiscono ad una attività svolta in un servizio di un presidio destinato all’emergenza-urgenza. Capacità gestionali e organizzative proprie del primario pescarese, maturate in tanti anni di direzione di reparto, ne fanno il direttore cercato.
SERVIZIO 118. E’ stato inoltre prolungato l’incarico di responsabile del Servizio a valenza dipartimentale 118 al dottor Silvio Santicchia, sul quale convergono le valutazioni positive sul lavoro svolto da parte della commisisone incaricata, anche qui in attesa del concorso a primario di un servizio che, nel nuovo atto aziendale, viene ‘promosso’ a Uoc. Sempre il 118 dal 1° febbraio perderà un medico di indiscusso valore ed esperienza: il dottor Giulio Di Berardo lascerà infatti l’incarico.
DIRETTORE MEDICO. Sono scaduti i termini per la presentazione delle domande per il concorso per la nomina del nuovo Direttore medico del presidio ospedaliero Mazzini di Teramo (quello conosciuto come direttore sanitario di presidio). Le domande pervenute sono appena 6, nonostante la pubblicità dell’avviso pubblico fatta un pò dappertutto negli ambienti sanitari. Quattro delle domande sono di teramani, uno dei quali già in passato dipendente della Asl di Teramo, un altro già impegnato nella direzione di un presidio in provincia.
IL DESTINO DEI 191. La Asl intende ‘rischiare’ per salvaguardare due mesi di contratto, da qui alla fine dell’anno, dei 191 tra medici, infermieri e amministrativi, destinati a non essere rinnovati per sopraggiunto limite di spesa per i tempo determinato. In realtà tutti i parametri di spesa per il personale sono rispettati e la Asl si trova nella paradossale situazione di essere in attivo e non poter spendere in assunzioni, in attesa dei concorsi per i posti fissi, di personale destinato a migliorare i livelli essenziali di assistenza. A rischiar per primi sarebbero i medici della medicina generale, quelli del pre-ricovero e del turno in più in pronto soccorso, gli infermieri ‘bed manager’. Tutti servizi che hanno apportato un miglioramento nell’assistenza. I vertici sanitari lo hanno spiegato ai sindacati ieri pomeriggio: l’obiettivo è rinnovare il contratto a tutti, per altri due mesi. Poi dal 2019 il tetto sarà azzerato e si tornerò alla normalità.