TERAMO – Quello che si augurava il segretario provinciale della Funzione pubblica della Cgil, Pancrazio Cordone, salutando con soddisfazione la pronuncia del Tar e che La Città aveva anticipato ieri, cioè l’immediata stabilizzazione dei fisioterapisti precari alla Asl di Teramo, si è avverato: il direttore generale Roberto Fagnano ha firmato la delibera 1609 con cui gli 11 fisioterapisti assunti a tempo indeterminato tra il 2005 e il 2009 per il servizio di assistenza domiciliare e diventati poi precari storici, saranno contrattualizzati a tempo indeterminato dal prossimo 1° novembre. E’ l’effetto della sentenza dello scorso 26 settembre emessa dal Tribunale amministrativo regionale, che ha fatto chiarezza su un punto controverso del bando che l’azienda aveva emesso per l’assunzione di questa qualifica professionale: poter attingere a quelle graduatorie frutto di una precedente selezione, della quale non era stata data pubblicità sulla Gazzetta ufficiale. Requisito escludente rimosso dai giudici con motivazione e che haoggisbloccato la stabilizzazione degli 11 fisioterapisti, secondo quanto stabilito dai dettami della legge Madia. Gli 11 dipendenti nel corso degli anni sono confluiti nei reparti di fisioterapia dei quattro presidi ospedalieri e adesso lì presteranno il loro servizio con stesse mansioni ma con inquadramento contrattuale definitivo. La delibera ha anche annullato la deliberazione del giugno scorso con cui si indiceva la pubblica selezione per l’assunzione a tempo indeterminato di 10 addetti della riabilitazione-fisioterapia.
Nel contesto delle operazioni di stabilizzazione del personale, potrebbe risultare decisiva la riunione tra la direzione strategica della Asl, i responsabili dei diversi servizi e dell’uffici infermieristico tenutasi ieri mattina sulla posizione dei 191 tra medici, infermieri e amministrativi a tempo determinato prossimi alla scadenza del contratto e a rischio riconferma. Da una prima scrematura delle posizioni e dall’analisi dei costi, è stato ribadito l’orientamento alla possibilità di prolungare fino al 31 dicembre i contratti, in considerazione che la loro cessazione metterebbe in crisi, in alcuni casi determinandone la chiusura, di servizi essenziali per garantire la migliore assistenza ai pazienti.Domanisull’argomento, a Pscara si terrà la riunione di un tavolo regionale, alla presenza dei sindacati unitari di categoria.