TERAMO – Un altro pezzo di storia cittadina ha chiuso i battenti, nella malinconia di un’attività economica che si ferma e del tempo che passa affidando ai ricordi affettuosi passatempi. E’ il Caffè del Principe, di via Luigi Sturzo, che per anni, ben 22, ha accompagnato il tragitto verso scuola di quattro generazioni di studenti del Liceo scientifico ‘Einstein’ ma anche della Scuola Risorgimento. Perchè il bar gestito dalle sorella Monia e Annunziatina (Tina) Serpentini non era il punto di riferimento mattutino, soltanto degli studenti, ma anche dei docenti, del personale, anche di tutti quei giovani che decidevano di non allontanarsi troppo da scuola per fare ‘cuppo’. E ancora, questo bar che si affacciava sulla strada, in un tempo precedente ‘casa’ del negozio di generali alimentari del noto Pasquale Saverioni, era diventato la tappa del personale di cambio, al mattino presto, dei turni dell’ospedale di Teramo ma addirittura anche del carcere di Castrogno, trovandosi sul percorso verso la frazione oltre Villa Mosca. Il bar ha chiuso l’attività a inizio settimana, perchè altre attività, tra cui quelle famigliari delle due sorelle, hanno ormai preso il sopravvento e la priorità. Resta il ricordo e forse anche per un pò il locale chiuso, perchè di questi tempi non è facile trovare attività sostitutive.
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