TERAMO – E’ con l’immagine del progetto preliminare che la presidente del Cda dell’Istituto Zooprofilattico, Manola Di Pasquale, replica alla polemica, tutta interna alla maggioranza e per certi versi anche all’interno del partito democratico, lanciata dal consigliere Maurizio Verna sull’alienazione da parte del comune dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Campo della fiera. La transazione con l’Izs e la cessione dell’area in disuso per chiudere un vecchio debito viene definita ‘una bestemmia urbanistica e politica’ dal consigliere ‘ribelle’. Troppo importante cioè per il quartiere per essere ceduta per creare ulteriori volumetrie. «Ritenere che il progetto che l’Izs ha in animo di realizzare a Campo della Fiera sia una mera “cementificazione” significa dibattere su una non verità – replica Manola di Pasquale -. La proposta che l’Istituto Zooprofilattico ha avanzato al Comune e che, giova precisare, è ancora solo un’idea progettuale sulla quale il Comune dovrà esprimersi, in un processo di condivisione che coinvolgerà anche il Comitato di Quartiere e i cittadini, è la riqualificazione sostenibile di un’area parzialmente degradata, per offrire al Quartiere nuovi e più ampi spazi verdi, nuove e più numerose possibilità di parcheggio, arricchendo nello stesso tempo l’Istituto di nuovi spazi e di servizi, come ad esempio l’asilo riservato ai figli dei dipendenti e le aree libere, che avranno riflessi importanti anche sull’intera città». Per questo ‘vedere’ l’idea progettuale serve per capire. Come anticipato lo scorso 10 novembre, l’intervento edilizio previsto, prevede una sorta di risanamento dell’area in questione, che secondo la progettista avrebbe un ingombro minimo in superficie, mentre sotto terra si svilupperà in due piani di parcheggio. Parte del tetto di questo sarà utilizzato per realizzare un nuovo giardino, che andrebbe a completare lo spazio verde già esistente nella zona dell’anfiteatro (spesso ridotto a ricettacolo di rifiuti). Secondo quanto ha spiegato Manola Di Pasquale, l’investimento previsto ammonta a circa 8 milioni di euro, che si riflette «sul tessuto economico cittadino, che va ad aggiungersi al risparmio che il Comune otterrà con la transazione che questo progetto sottintende e che è valutabile in circa 3 milioni di euro. Parla di «progetto di tutti» il presidente del Cda dell’Izs, «che offriamo alla valutazione di tutti. Da segnalare – conclude la Di Pasquale -, sia il valore strategico della scelta dell’Izs, che mira a mantenere “in città” uffici e personale, per non penalizzare ulteriormente un centro storico che negli anni ha conosciuto già una desertificazione burocratica, sia il valore sociale della nascita dell’asilo interno, che creerà nuovi posti di lavoro e, accogliendo i figli dei dipendenti, libererà posti nelle strutture pubbliche cittadine per altri bambini».
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