TERAMO – Cosa può mancare a un’azienda sanitaria virtuosa che chiude il 2018 con 40mila ricoveri, 6 milioni di prestazioni ma soprattutto oltre 531 milioni di euro spesi sul territorio? «Qualche medico in più», per dirla con le parole del direttore sanitario Maria Mattucci. Il turnover è forse il cruccio più pesante per la Asl di Teramo, laddove una procedura per una selezione pubblica dura due o tre anni, e la velocità con cui la struttura organizzativa ‘invecchia’ è più alta di qualsiasi altra velleità di ricambio. Non si stancherà mai di ripeterlo il direttore generale Roberto Fagnano: «I concorsi e gli avvisi vanno deserti, è diventato sempre più difficile trovare anestesisti e radiologi ad esempio: questa è la vera sfida del futuro».
ANNULLATO IL CONCORSO Se poi oltre alle difficoltà di trovarli, molti medici si calpestano i piedi tra loro, la frittata è fatta. Prendete il caso del concorso a primario di chirurgia vascolare del Mazzini di Teramo. La Asl con una delibera pubblicata appena otto giorni fa, ha annullato l’avviso pubblico delle polemiche, quello che aveva portato alla nomina di Filippo Gianfelice. Nelle more di quello che deciderà la Procura, che ha aperto un’inchiesta sul caso degli errori nelle casistiche operatorie (anche se l’approfondimento della commissione giudicatrice ha confermato invece un sostanziale equilibrio tra omissioni ed errori di tutti e tre i candidati della terna finale, ndr), Fagnano ha ritirato la delibera del marzo 2017 con cui si bandiva l’avviso e dunque chirurgia vascolare resterà per il momento senza primario. Guarda caso era uno dei pochissimi concorsi in cui la terna da cui si sarebbe ‘pescato’ il primario era formata esclusivamente da medici locali (oltre a Gianfelice, Di Nardo e Villani). La motivazione? “La commissione di valutazione ha ritenuto ‘di non procedere oltre con le proprie operazioni in quanto non più serena nell’esprimere un giudizio sui candidati’”.
CINQUE NUOVI PRIMARI Uno di loro sarebbe stato il sesto primario assunto in quest’anno che va a concludersi, affiancandosi ai nomi di Michele Triggiani (Cardiochirurgia), Alessio Ciuffoletti (Ortopedia), Nevia Caputo (Radiologia) a Teramo, Enrico Marini (Medicina) ad Atri e Gianserafino Gregori (Cardiologia) a Giulianova. E un altro è in arrivo ai primi di gennaio al Mazzini, Ettore Colangelo (Chirurgia). Si procede piano piano, ma il programma di ricambio generazionale ed epocale per la sanità teramana, prevede selezioni per l’assunzione di altri 9 direttori di unità operative: Farmacia territoriale, Area Distrettuale dell’Adriatico, Tutela della Salute nei luoghi di lavoro, Medicina Interna e Direzione Medica del Mazzini, Chirurgia e Ortopedia di Atri, Medicina Interna e Ostetricia-Ginecologia di Sant’Omero.
LE ASSUNZIONI Le 29 unità di personale del Comparto (11 assistenti amministrativi, 3 tecnici sanitari di laboratorio biomedico, 2 della riabilitazione psichiatrica, 9 della prevenzione della salute nei luoghi di lavoro, un audiometrista, un ortottista, 2 ostetriche) si aggiungeranno, nel 2019, alla massiccia ‘campagna’ di assunzioni che ha caratterizzato il 2018: sono state in tutto 600, di cui 253 a tempo indeterminato, 160 a tempo determinato e 187 di somministrazione lavoro.
I CANTIERI Ne sono stati aperti 30. Hanno cambiato vestito numerosi reparti (oltre a Medicina Nucleare, Oculistica, Otorino, Malattie Infettive, Psichiatria e Servizio di Cardiologia a Teramo, Cardiologia a Giulianova e Ostetricia e Ginecologia di Sant’Omero), ma anche i distretti sanitari di base (Montorio), nuovi look esterni agli ospedali con asfalti, parcheggi e segnaletica. Consolidamenti sismici anche nelle strutture dismesse dell’Ospedaletto di Porta Romana, dell’ex Centro Iperbarico, del Ravasco e dell’ex Dispensario, oltre a quelli eseguiti presso la Fisioterapia di Atri, nelle strutture di Contrada Casalena e nella sede di circonvallazione Ragusa.
MILIONI SUL TERRITORIO La Asl ha speso tanto soprattutto negli investimenti in apparecchiature, che adesso dotano i presidi ospedalieri teramani di tecnologia ad alto livello. Tutti sono dotati di risonanza a 1,5 Tesla, ma il Mazzini ha recuperato il gap con quella da 3 Tesla e una Gamma Camera nel modernissimo reparto di Medicina Nucleare. Sono state bandite 27 gare europee (di cui 11 in modalità completamente telematica) per un valore complessivo di oltre 263 milioni di euro e ne ha aggiudicate 12 per un valore complessivo di 44 milioni di euro. Sui beni i contratti stipulati sono stati 288 per 23 milioni, nei servizi 43 per un controvalore di 16,7. Tra questi e quelli, la somma è considerevole: 531 milioni di euro riversati sul territorio che hanno dato lavoro e mosso l’economia, come ha sottolineato il direttore amministrativo Maurizio Di Giosia, evidenziato il ruolo attivo della prima azienda del Teramano.
DIETRO L’ANGOLO Si completeranno le residenze sanitarie di Casalena a Teramo, di Giulianova, Endocrinologia, Ortopedia e Distretto di Atri, Malattie Metaboliche e Pronto Soccorso di Giulianova, Otorinolaringoiatria di Teramo, il Centro Helios di Colonnella e l’ex Dispensario di Bisenti (dove ora è ubicato il Centro Prelievi), ma soprattutto la sede della Guardia medica e del 118. Ma sarà un 2019 importante per l’esordio di una strumentazione particolare per la sicurezza dell’acqua che beviamo: prelievi con tecniche nuove, che consentiranno di eseguire non solo le normali analisi chimiche e batteriologiche, ma anche quelle sulla radioattività ambientale e sul Radon.