Giovane scomparso ritrovato dopo 4 anni: al via le perizie sullo scheletro

TERAMO – Sarà attraverso gli esami antropometrici affidati all’istituto di Anatomia dell’università d’Annunzio di Chieti che la procura di Teramo, nella persona del pm Enrica Medori, cercherà di avere le prime indicazioni sull’età dell’uomo il cui scheletro è stato rinvenuto nella Nissan Micra nelle campagne di Tortoreto. C’è la quasi certezza che appartenga a Daniele Taddei, il 28enne di Sant’Omero scomparso dalla sua abitazione il 1° agosto 2014 e mai più ritrovato fino alla scoperta di questo corpo scheletrizzato. Il ‘cronoprogramma’ degli esami peritali è stato concordato ieri mattina con l’affidamento degli incarichi agli anatomo patologi Pino Sciarra e Pietro Falco. Si. partirà, nella prima settimana di gennaio, con l’antropometria sui resti e la salma verrà trasferita a Chieti per eseguire le misurazioni e gli altri esami necessari in questo campo di applicazione. Si cercherà anche di prelevare campioni utili per l’esame del codice genetico e dunque procedere di pari passo con le caratteristiche anatomiche dello scheletro, in modo da far combaciare gli elementi e arrivare all’identificazione certa: a questo scopo, viste le condizioni del cadavere, midollo osseo, denti e qualche capello rilevato nell’abitacolo della macchina possono essere decisivi. Lo scheletro tornerà quindi a Teramo, in attesa che ritorni indietro il risultato dell’esame del Dna. Sciarra e Falco dovranno cercare proprio sulle ossa di questo cadavere dettagli – come le fratture – che possono dare indicazioni su come e perchè sia morto Daniele Taddei all’interno di quell’abitacolo, dove di segni evidenti di un incidente stradale c’erano soltanto gli airbag esplosi. Più difficile, ma non impossibile perchè denti e midollo possono essere ancora d’aiuto, potrebbe essere la rintracciabilità di eventuali farmaci assunti in una ipotesi di suicidio messo in atto dal giovane santomerese. Il pubblico ministero ha concesso ai periti due mesi per arrivare a dare una risposta ai quesiti proposti nell’affidamento dell’incarico.