TERAMO – C’erano il senatore di Forza italia Nazario Pagano e il collega oggi candidato presidente per il centrodestra Marco Marsilio alla presentazione, nella sede di circonvallazione Ragusa, della candidatura di Mario Cozzi, il candidato forzista alla regione, già due volte assessore comunale ma soprattutto candidato più votato (con 837 preferenze) alle recenti amministrative a Teramo. Un candidato forte, insomma, che ‘sfonda’ tra la gente e che può contare su una dote di consenso ben conosciuta a chi lo ha candidato e gli affida anche il compito di rilanciare gli interessi della provincia, in caso di elezione.
Cozzi dunque torna in campo a distanza di pochi mesi: “La mia filosofia è sempre la stessa, continuo a lavorare insieme ai cittadini – afferma Cozzi – come ho fatto negli anni in cui ho avuto l’onore di essere amministratore della mia Città. Ritengo necessario quindi dare delle risposte concrete e pensare al futuro della nostra provincia a medio e lungo termine. Ci lasciano un’eredità difficile, territori piegati dal terremoto e dall’indifferenza, centri montani che si spopolano e zone costiere che non vengono valorizzate abbastanza. La nostra è una provincia che può e deve dare delle risposte ai cittadini”. Proprio la ricostruzione post sisma è il tema bollente degli ultimi anni: “L’obiettivo è quello di sfruttare meglio ciò che lo Stato oggi offre, ossia i sisma-bonus e gli eco-bonus al fine di riqualificare le strutture esistenti e realizzarne di nuove”.
Nel salutare i presenti conclude il candidato: “Potrei parlare ancora molto di ciò che si potrebbe e si deve fare, dico semplicemente che bisogna avere una visione strategica che consenta di proiettare la Provincia di Teramo al futuro, dobbiamo tornare ad avere passione per il nostro territorio, credere in quello che possiamo sviluppare – conclude Cozzi – basta dunque personalismi, la carriera di un politico è subordinata ai risultati che esso ottiene e a quello che riesce a fare, sono convinto che dall’11 Febbraio potremo lavorare insieme per immaginare l’Abruzzo del futuro”.