TERAMO – Ieri ed oggi, alla presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune Maria Cristina Marroni, nella Sala Polifunzionale della Provincia si è svolto l’incontro per la presentazione dello stato di avanzamento dei lavori del progetto ‘FA.C.E. – Farsi Comunità Educanti’ di cui il Comune di Teramo, l’Istituto Comprensivo ‘Zippilli-Lucidi’, Teramo Children e Associazione Deposito dei Segni sono referenti territoriali. Oggi pomeriggio sono intervenuti anche il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore Sara Falini.
Due giorni di lavoro, per fare il punto sulle prime attività progettuali e definire le azioni pilota per il potenziamento dei servizi dedicati alla primissima infanzia. È questo il senso del meeting che ha riunito tutti i partner nazionali aderenti al progetto, guidato dal capofila Fondazione Reggio Children e selezionato dall’impresa sociale ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Il progetto, che ha una durata triennale e si svolge nelle città di Reggio Emilia, Napoli, Palermo e Teramo, si propone di potenziare l’accesso ai servizi educativi e di cura dei bambini fino a 6 anni attraverso la promozione della partecipazione delle famiglie, a partire da quelle in condizione di marginalità socio-economica, con lo scopo di creare le condizioni per la costituzione di comunità educanti che portino ad una ridefinizione delle politiche educative nei territori coinvolti.
Il progetto muove dalla necessità, per Teramo, di fornire nuove risposte all’indomani del terremoto, evento che ha causato una disgregazione dell’impianto sociale. Da qui la scelta, da parte del Comune di Teramo e dell’Istituto Comprensivo ‘Zippilli-Lucidi’, di porsi a capo di un partenariato locale che è parte di una più estesa rete nazionale, con la quale lavorare.
“La scuola è il primo presidio culturale per una comunità che si apra al territorio – sostiene l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Teramo, Maria Cristina Marroni – e che attui una completa sinergia tra i bambini, gli operatori scolastici e le famiglie. Sono orgogliosa del fatto che Teramo, insieme a Reggio Emilia, Napoli e Palermo faccia parte del progetto FACE, ‘Farsi comunità educanti’, che ci permetterà di migliorare l’offerta formativa della fascia 0-6, sulla quale il Comune di Teramo ha intenzione di investire molto”.
“Un ringraziamento – sottolinea Lia Valeri, dirigente dell’Istituto Comprensivo ‘Zippilli-Lucidi’ – va all’impresa sociale ‘Con i Bambini’ e alla Fondazione Reggio Children, per l’opportunità a noi data di partecipare a un progetto nel quale la ripresa sociale, economica e morale della popolazione teramana è supportata anche nelle fasce di età prescolare e scolare. È nostro obbligo non far venir meno gli elementi che ci caratterizzano, come la resilienza, la solidarietà e il concetto di piccola comunità. Abbiamo trascorso diversi mesi lavorando per comprendere i bisogni del territorio in fatto di servizi educativi e cura dei bambini. L’obiettivo era di capire quale fosse lo stato dell’arte a Teramo e, ovviamente, quali le priorità, le necessità e i desideri delle mamme e dei papà. Ora, è tempo di tirare le fila e individuare le prime azioni da avviare sul territorio per migliorare questo ambito”.
“A nome della Fondazione – commenta Carla Rinaldi, Presidente della Fondazione Reggio Children – tengo ad esprimere profonda gratitudine per l’opportunità di sedere a un tavolo che vede coinvolta una estesa rete di partner, che costantemente si impegnano per instaurare un dialogo. È attraverso questo dialogo che si costruisce il significato profondo che FA.C.E. ha: poter portare l’infanzia come valore globale al mondo”.
Nino Marchesano, dell’Istituto Marino Santa Rosa di Napoli: "Siamo felici di partecipare a questo progetto, che per il nostro quartiere di Ponticelli risulta estremamente importante in quanto grazie ad esso la scuola viene progressivamente vista come ‘istituzione amica’. Sebbene avvicinare i genitori a questo mondo non sia facile, si tratta di una bella sfida che ci darà l’opportunità di veder crescere il concetto di comunità educante".
Antonella Di Bartolo, I.C.S. ‘Sperone-Pertini’: “Potenziare l’accesso dei servizi educativi rivolti alla fascia di età dello 0-6 è per Palermo una priorità, soprattutto se si pensa che la nostra scuola insiste in una circoscrizione nella quale non è presente alcun nido. La sfida è quella di far sentire la necessità, lavorando allo stesso tempo su una maggiore e migliore consapevolezza dei diritti del bambino e di un servizio educativo che sia di qualità, perché pone al centro i cittadini del domani".
Massimiliano Massimelli, responsabile della comunicazione della Fondazione Reggio Children: "Questo secondo incontro di coordinamento nazionale è senza dubbio un momento importante, nel quale il dialogo e le evidenze dei singoli territori hanno permesso di lanciare uno sguardo su quelle che saranno le future azioni pilota relativamente ai servizi educativi per la prima infanzia. E’ notevole rendersi conto di come si sia attivata una progettazione che mette insieme bambini, genitori ed enti locali. E’ stato coraggioso promuoverla, ora guardiamo avanti con fiducia e ottimismo".
Antonia Labonia, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia: "Guardando a questi territori, ciò che accomuna realtà diverse è senza dubbio l’entusiasmo ma anche il senso di responsabilità e la consapevolezza della difficoltà insita in queste azioni, perché si tratta di un terreno non facile, ma c’è tanta voglia di essere presenti in modo determinante, per questo sono sicura che i risultati non si faranno attendere".