TERAMO – Annullato il secondo licenziamento disciplinare del Comune per la vigilessa Anna Capponi. La sentenza è del Tribunale di Teramo: il giudice del lavoro, Maria Rosaria Pietropaolo, ha annullato il provvedimento con il quale la Commissione disciplinare dell’Ente, nello scorso agosto, aveva intimato all’agente di Polizia municipale il licenziamento bis, dopo il primo, precedente, ancora pendente in Cassazione. «È una sentenza che arriva in accoglimento del ricorso presentato dal mio legale di fiducia, l’avvocato Renzo Di Sabatino. Il giudice – ha spiegato la Capponi in più di un’intervista – ha annullato questo secondo licenziamento ritenendolo illegittimo ed ordinando il reintegro sul posto di lavoro. A motivare la sentenza è il fatto che questo secondo procedimento del Comune fa riferimento ad una vicenda per la quale, nel 2014, il giudice aveva già disposto il reintegro. Reintegro che è esecutivo, anche se attendiamo adesso cosa farà il Comune: l’avvocato sta già predisponendo gli atti. Perché, in udienza, l’avvocatura dell’Ente si è già espressa sul fatto che non sarei stata reintegrata. Ieri ho personalmente contattato il sindaco Gianguido D’Alberto per informarlo della sentenza e sono fiduciosa che farà la cosa giusta». È una vicenda giudiziaria particolarmente delicata e complessa, questa che vede protagonista la Capponi che già nel 2013 era stata licenziata dal Comune per gli stessi motivi. Tutto era iniziato con una denuncia sporta dall’agente per violenza sessuale e mobbing nei confronti del comandante Franco Zaina e di mobbing verso due sottufficiali. Denuncia per la quale la Procura aveva chiesto ed ottenuto l’archiviazione, non avendo riscontrato elementi perché il procedimento avesse seguito. La vicenda aveva prodotto però una contro-denuncia, ed una condanna, per calunnia, nei confronti della stessa Capponi. A quel punto era scattato il provvedimento disciplinare a suo carico che aveva portato al licenziamento dell’agente municipale nel novembre 2013, poi reintegrata d’urgenza nel 2014. Il procedimento penale é andato però avanti fino al definitivo dispositivo ancora atteso dall Corte di Cassazione: da qui la seconda azione disciplinare del Comune per l’agente che nel frattempo era stata trasferita all’ufficio di gabinetto del sindaco. In questi mesi sono stati numerosi i sit in di solidarietà per la vigilessa, così come è stato molto attivo il coordinamento #iostoconannacapponi, il gruppo che già mercoledì, in attesa dell’udienza davanti al Giudice del Lavoro, aveva manifestato a supporto dell’egente davanti al Tribunale.
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