Ricostruzione, Marsilio visita l'Usr: «Il passo cambia, ma dobbiamo recuperare il modello L'Aquila» FOTO VIDEO

TERAMO – Il presidente della Regione, Marco Marsilio, la sua prima visita post elezione a Teramo l’ha fatta all’Ufficio speciale per la ricostruzione. Una visita che aveva annunciato, così come aveva annunciato la ricostruzione tra le priorità che avrebbe affrontata per prima. Un incontro di quasi un’ora con il direttore reggente Vincenzo Rivera e i vice Antonio Iovino e Giancarlo Misantoni, nel corso del quale sono stati affrontati i temi urgenti della nuova organizzazione del personale alle dipendenze dell’Ufficio (che fino al 31 dicembre scorso è stato retto dall’ingegnere Marcello D’Alberto) e degli emendamenti che l’Abruzzo ha chiesto che vengano inseriti nel cosiddetto decreto legge Catania: piccole modifiche che influiscano sull’ordinanza 198 che regola la ricostruzione e che possa snellire le procedure per il rientro a casa degli sfollati, che a Teramo sono ancora oltre 4mila. Marsilio ha tenuto a precisare che l’obiettivo principale della nuova amministrazione regionale è il "rientro a casa delle persone colpite dal terremoto e la ristrutturazione degli edifici danneggiati. Bisogna cambiare passo – ha detto Marsilio -. I numeri sono impietosi fino alla fine del 2018, c’è stato un primo cambioi di passo, gli uffici ci riferiscono che dalla prossima settimana saranno azzerati i ritardi nei pagamenti per gli stati di avanzamento dei lavori. Vedremo se a regime la macchina sa in grado di reggere e in questo senso il tavolo tecnico di confronto di domani a Roma sarà importante". L’organizzazione non ha funzionato fino ad oggi, perchè? "Il danno vero qui è stato fatto quando la precedentre amministrazione ha scelto il modello Emilia per la ricostruzione invece che scegliere il modello che avevamo in casa, quello della ricostruzione aquilana del 2009 che con tutti i suoi limiti aveva comunque funzionato, in confronto, a meraviglia. Questo ritardo accumulato purtroppo lo continueremo a pagare, ma senza piangerci addosso dovremo recuperare".