COLLEDARA – E’ stato lo stesso ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, oggi a Colledara, a verificare di persona il lavoro degli ingegneri del Dipartimento di ingegneria strutturale e geotecnica diretti dal professor Achille Paoloni e dal Ministero delle Infrastrutture, con l’ingegner Placido Migliorino. Gli esperti insieme stanno elaborando il modello di verifica dei carichi strutturali sui viadotti autostradali, che in futuro sarà utilizzato per studiare la sicurezza delle infrastrutture di questo tipo. La sperimentazione è partita dunque dal viadotto Colle Castino dell’autostrada A24, una decina di chilometri oltre la barriera autostradale di Basciano e prima del casello di Colledara. Qui gli ingegneri hanno posizionato blocchi di cemento armato e 7 camion a pieno carico, verificando la reazione dell’impalcato attraverso 9 accelerometri, sensori posti lungo la sede stradale, reigstrando una frequenza per studiare il comportamento dinamico del viadotto.
L’occasione è stata utile per Toninelli per dimostrare che in questo modo "lo Stato torna a fare lo Stato", ovvero a fare controlli diretti sula sicurezza dei viadotti. "Ho trovato un ministero che controllava le carte delle concessionarie – ha detto il ministro a Colledara -, da ottobre gli ingegneri del ministero sono in giro per l’Italia per le verifiche di sicurezza. Non di tratta di mancanza di fiducia. E’ lo Stato che torna a fare il suo mestiere di controllore, di vigilante della sicurezza. Vogliamo evitare una seconda Genova".
Strada dei Parchi fatto controlli, ma noi facciamo i nostri. La concessionaria Strada dei Parchi le verifiche le ha già svolte ma è chiaro che non possiamo limitarci a controllare le carte. Le verifiche e i sopralluoghi visivi e tecnici effettuati dai nostri ingegneri – ha aggiunto il ministro Danilo Toninelli – hanno prodotto delle interlocuzioni scritte con i concessionari per cui devono fare delle determinate opere di messa in sicurezza e opere: su questi tratti autostradali A24 e A25, ad esempio, abbiamo imposto sia delle verifiche ma anche limitazioni di traffico. Cosa significa tutto questo in soldoni? Che lo Stato è tornato a controllare, che è tornato ad uscire dagli uffici di Roma e andare sui territori vicino ai cittadini, alle comunità a dire loro se le cose vanno bene oppure no. Credo sia utile anche per i concessionari".
Ai sindaci anti pedaggi: sulla nuova concessione non aspetterò altri 5 anni. Il ministro ha affrontato anche il discorso relativo ai sindaci che guidano la battaglia contro gli aumenti dei pedaggi autostradali e che oggi lo avevano invitato oggi a Carsoli: “Credo che i sindaci intanto debbano essere soddisfatti che dal 1à gennaio non sia scattato neanche l’aumento Istat – ha replicato -, nessun aumento né dell’inflazione, né del 19% concordato. Quello che posso dire che stiamo andando avanti con una continua interlocuzione sul Per, piano economico finanziario scaduto da cinque anni. Io ho ereditato una concessione che non veniva aggiornata da 5 anni, la stiamo aggiornando siamo andati due volte a Bruxelles perché il concessionario portava avanti un parametro economico insostenibile e per questo da 5 anni non si è aggiornato alcunché, e noi portiamo altri parametri economici che penso siano intermedi. Se non dovessero accettare io non starò ad aspettare altri cinque anni un accordo, troveremo tutte le strade necessarie da percorrere”.